Candidatura del paesaggio vitivinicolo del Verdicchio di Matelica per il registro nazionale

Candidatura del paesaggio vitivinicolo del Verdicchio di Matelica per il registro nazionale

La comunità di Matelica avvia la candidatura del “Paesaggio vitivinicolo del Verdicchio di Matelica” al Registro nazionale, promuovendo sostenibilità e valorizzazione delle risorse locali attraverso collaborazione e impegno collettivo.
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Candidatura del paesaggio vitivinicolo del Verdicchio di Matelica per il registro nazionale - Gaeta.it

La comunità di Matelica si mobilita per la candidatura del “Paesaggio vitivinicolo del Verdicchio di Matelica” al Registro nazionale storico del paesaggio rurale italiano, promosso dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali . Questo passo importante si inserisce nel contesto della valorizzazione delle risorse locali e della sostenibilità patrimoniale della zona, unendo sforzi di amministratori, studiosi e professionisti per promuovere le bellezze e le tradizioni della Sinclinale Camerte.

Riunione del comitato per la candidatura

Recentemente, nella Sala Boldrini di Palazzo Ottoni a Matelica, si è svolta la prima riunione del comitato incaricato di seguire il processo di candidatura. Un evento significativo, al quale hanno partecipato il professor Servadei, referente del Masaf, diversi amministratori dei comuni che compongono la Sinclinale Camerte, oltre a rappresentanti dell’Università di Camerino e dell’Istituto Tecnico Agrario di Fabriano. Questa riunione ha segnato un momento di coesione e partecipazione attiva per supportare un progetto ambizioso che mira a riconoscere e tutelare un patrimonio culturale e agricolo distintivo.

Il sindaco di Matelica, Denis Cingolani, ha espresso la propria soddisfazione per l’inizio di questo processo. Durante l’incontro, Cingolani ha sottolineato l’importanza di questo passo verso la valorizzazione del territorio, evidenziando come il paesaggio del Verdicchio di Matelica rappresenti uno degli aspetti più preziosi della cultura locale. “Stiamo ogni giorno sempre più valorizzando le bellezze e le eccellenze del nostro territorio”, ha dichiarato, mettendo in risalto il lavoro del Centro Studi Luglio ’67, che ha accompagnato e supportato questa iniziativa.

Valorizzazione del territorio locale

La candidatura non rappresenta solo una questione di riconoscimento ufficiale, ma si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione e promozione del territorio. La Sinclinale Camerte, con la sua tradizione vitivinicola e paesaggistica, offre opportunità uniche per il turismo e l’economia locale. La valorizzazione delle risorse naturali e culturali non solo accresce l’attrattiva del territorio, ma contribuisce anche alla sostenibilità della comunità agricola, creando sinergie tra diverse realtà locali.

Grazie a questo progetto, le bellezze paesaggistiche e le pratiche agronomiche sostenibili del Verdicchio di Matelica possono essere viste come un esempio di come la tradizione e l’innovazione possano coesistere. Non si tratta di promuovere solo un vino, ma di raccontare tutta una storia di passione, lavoro e identità che circonda questo prezioso prodotto. La candidatura al Registro nazionale storico rappresenta un’opportunità per valorizzare non solo il vino, ma anche i luoghi, le persone e le storie che ne fanno parte.

Collaborazione e sostenibilità

La collaborazione tra diversi attori locali è cruciale per il successo di questa iniziativa. Le istituzioni, le università e i professionisti sono chiamati a lavorare insieme per garantire che questo patrimonio venga preservato e valorizzato per le generazioni future. L’approccio interdisciplinare nella gestione e promozione del paesaggio vitivinicolo del Verdicchio di Matelica non solo porta a una maggiore consapevolezza della cultura locale, ma apre anche a nuovi orizzonti per l’educazione e la formazione professionale nel campo dell’agricoltura e del turismo sostenibile.

Questo progetto rappresenta, inoltre, un modo per attrarre investimenti e attenzioni verso la Sinclinale Camerte, invitando sia visitatori che esperti a scoprire un territorio ricco di storia e tradizioni. La strada verso il riconoscimento ufficiale è lunga, ma l’impegno e la determinazione della comunità locale sono chiaramente visibili. Ogni passo in avanti è una testimonianza della passione condivisa per la salvaguardia di un patrimonio che non è solo economico, ma anche culturale e identitario.

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