Cani molecolari e agricoltori sentinella: nuove strategie nella lotta alla peste suina

Cani molecolari e agricoltori sentinella: nuove strategie nella lotta alla peste suina

Nuove misure contro la peste suina africana in Italia: impiego di cani molecolari e agricoltori sentinella per monitorare e contenere l’epidemia, con segnali di rallentamento della diffusione del virus.
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Cani molecolari e agricoltori sentinella: nuove strategie nella lotta alla peste suina - Gaeta.it

La peste suina africana continua a rappresentare una grave minaccia per l’industria suinicola italiana, richiedendo un intervento deciso da parte delle autorità sanitarie. Recentemente, sono state annunciate nuove misure, tra cui l’impiego di cani molecolari per la localizzazione delle carcasse di cinghiali e la creazione della figura dell’agricoltore sentinella. Queste iniziative sono state presentate dal Commissario straordinario alla peste suina africana, Giovanni Filippini, durante un’audizione al Senato, dove sono stati esposti i progressi nel contrasto alla malattia.

Il ruolo dei cani molecolari nella sorveglianza

L’introduzione dei cani molecolari segna un passo significativo nella strategia di contenimento della peste suina. Questi animali, addestrati per riconoscere le carcasse di cinghiali infetti, giocheranno un ruolo cruciale nella mappatura delle aree contaminate. Grazie a un accordo con l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana , i cani verranno preparati ad eseguire la loro funzione senza entrare in contatto con le carcasse, riducendo il rischio di ulteriori contaminazioni.

L’implementazione di questa misura si inserisce all’interno di un piano più ampio che include la disposizione di gabbie per la cattura dei cinghiali e l’installazione di barriere a protezione di varchi autostradali, il tutto per facilitare un depopolamento controllato della fauna selvatica. Il protocollo intende non solo ridurre la popolazione di cinghiali, ma anche monitorare efficacemente lo stato di salute degli animali nel territorio.

La figura dell’agricoltore sentinella

Accanto ai cani molecolari, emerge il nuovo ruolo dell’agricoltore sentinella, una figura pensata per ampliare la rete di sorveglianza nel vasto territorio interessato dalla peste suina. L’idea è di coinvolgere gli agricoltori nella segnalazione di eventuali anomalie nella fauna selvatica, fungendo quindi da sentinelle nel proprio campo.

L’amministrazione sta collaborando con le associazioni di categoria e il Ministero dell’Agricoltura per definire le modalità di finanziamento e attuazione di questa iniziativa. La vastità del territorio, esteso per circa 22.500 chilometri quadrati, rende necessaria una rete capillare di monitoraggio per una sorveglianza efficace. La figura dell’agricoltore sentinella rappresenta così una sinergia tra le istituzioni e la comunità locale nel fronteggiare questa emergenza sanitaria.

La situazione attuale e le prospettive future

Durante l’audizione, Giovanni Filippini ha riportato ottime notizie riguardo al contenimento della peste suina. Ha sottolineato che l’epidemia ha mostrato segni di rallentamento, con una riduzione della diffusione del virus. L’obiettivo principale rimane quello di mantenere il virus confinato in aree specifiche, proteggendo efficacemente le zone non infette e le aree cuscinetto attorno a esse.

Il virus della peste suina non rappresenta un rischio per la salute umana, ma ha un impatto devastante sugli animali colpiti, con una mortalità dell’80% tra cinghiali e suini. Il Commissario ha ribadito la necessità di intensificare le misure di biosicurezza negli allevamenti di suini e di monitorare costantemente la situazione per evitare un’ulteriore diffusione del virus.

Una gestione delicata e strategica

La distribuzione delle 150 nuove gabbie per la cattura dei cinghiali avverrà in modo oculato, con l’intento di valutare attentamente le aree più colpite. La gestione delle gabbie richiederà infatti un approccio delicato, affinché possa garantirsi un’efficace azione di contenimento. Questo aspetto della strategia evidenzia l’importanza di un intervento mirato e pianificato, mirante a risolvere una questione complicata e con ricadute significative sulla salute animale e sull’economia locale.

Il lavoro congiunto delle varie forze in campo, inclusi cani molecolari, agricoltori sentinella e nuove gabbie, rappresenta una risposta integrata a una crisi sanitaria in continua evoluzione, con la speranza che possa prospettare un futuro più sicuro per gli allevamenti suinicoli in Italia.

Ultimo aggiornamento il 4 Febbraio 2025 da Sofia Greco

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