Un’operazione condotta dai carabinieri del nucleo forestale di Pozzuoli a Bacoli ha portato alla scoperta di un cantiere nautico privo di autorizzazioni legali. L’intervento rientra in una serie di controlli mirati alla prevenzione di reati ambientali, edilizi e legati alla gestione illecita dei rifiuti. Le autorità hanno effettuato un’ispezione sulle officine meccaniche, sulla falegnameria e sull’area destinata alla verniciatura, rinvenendo diverse irregolarità .
Strutture irregolari e assenza di autorizzazioni
Le strutture del cantiere sono state trovate senza alcun titolo edilizio valido. Stando ai rilievi dei carabinieri, l’intera area occupata ammonta a circa 3.000 metri quadrati. Ogni aspetto dell’attività sembrerebbe contravvenire alle normative vigenti. Non solo le officine meccaniche e la falegnameria risultano prive di autorizzazioni ambientali e amministrative, ma anche le dimensioni e le caratteristiche stesse degli edifici non rispettano le norme urbanistiche. Queste violazioni possono avere importanti ripercussioni sia a livello locale che per la salute pubblica, rendendo necessarie le azioni correttive da parte delle forze dell’ordine.
Denunce e sanzioni per il titolare dell’attivitÃ
Il proprietario dell’attività è stato denunciato per gestione illecita di rifiuti speciali, mancanza di autorizzazioni per l’esercizio dell’attività e abuso edilizio. Queste infrazioni non solo gravano sulla responsabilità individuale del titolare, ma sollevano interrogativi sulla sicurezza e sul rispetto delle normative da parte di altre attività simili nella zona. Il sequestro delle strutture e delle imbarcazioni rappresenta una misura necessaria per garantire il ripristino della legalità e per prevenire future violazioni.
In aggiunta alla denuncia, è stata elevata una sanzione amministrativa di 4.133,33 euro per l’assenza del registro di carico e scarico dei rifiuti, documento essenziale per garantire la tracciabilità e la gestione corretta dei materiali speciali trattati. Questa sanzione evidenzia l’importanza della normativa ambientale, che impone rigidi controlli nell’ambito della gestione dei rifiuti.
Sequestro dell’area e delle attrezzature
Le forze dell’ordine hanno proceduto al sequestro dell’area adibita al rimessaggio delle barche e alle lavorazioni di cantieristica nautica. Questo sequestro ha incluso anche sessanta imbarcazioni che si trovavano all’interno delle strutture. Tutti i materiali e le attrezzature utilizzate per le lavorazioni, insieme ai rifiuti speciali, sono stati posti sotto sequestro. Questa operazione non solo mira a interrompere l’attività illegale, ma anche a prevenire potenziali danni ambientali che potrebbero derivare dalla gestione non conforme dei materiali speciali.
Il controllo e la vigilanza di attività simili rivestono un’importanza fondamentale per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, e gli interventi delle autorità competenti rappresentano un deterrente contro comportamenti illeciti. La buona notizia è che i cittadini possono contare su un sistema di monitoraggio attento e reattivo, pronto a intervenire per ripristinare la legalità sul territorio. La situazione a Bacoli è un chiaro esempio della necessità di rispettare le leggi vigenti nel campo ambientale e di edilizia.