Cantieri infiniti ad Acilia: sette famiglie di via Galli 20 in attesa di soluzioni abitative

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Cantieri infiniti ad Acilia: sette famiglie di via Galli 20 in attesa di soluzioni abitative - Gaeta.it

La situazione di disagio che stanno vivendo le sette famiglie della palazzina 8 in via Alberto Galli 20, ad Acilia, continua a protrarsi senza una soluzione in vista. Denunciando una vera e propria odissea, i residenti affrontano anni di attesa per gli interventi strutturali mai realizzati, aggravati da una burocrazia che sembra ostacolare ogni possibile risoluzione. L'Unione Inquilini Ostia ha preso a cuore la situazione, sottolineando le necessità urgenti di questi nuclei familiari, in attesa di risposte concrete e di un accompagnamento sociale che possa sostenere le loro difficoltà.

La lunga attesa per gli interventi strutturali

Un complesso abitativo in difficoltà

Le famiglie di via Galli 20 si trovano intrappolate in una situazione di precarietà e incertezze che dura ormai da un decennio. La palazzina, di cui sono assegnatari, è stata oggetto di richieste di interventi strutturali che il Comune di Roma ha avviato solo di recente, a partire da metà aprile. Tuttavia, l’inerzia del Comune ha portato a un clima di frustrazione crescente tra i residenti, i quali si vedono costretti a vivere in appartamenti puntellati e a rischio di ulteriori deterioramenti.

L'Unione Inquilini ha evidenziato le difficoltà emerse nel lungo processo burocratico, che non ha mai previsto un’efficace programmazione delle necessarie opere di ristrutturazione. Gli interventi attualmente previsti richiedono circa 18 mesi, un lasso di tempo nel quale le famiglie dovrebbero disporre di un accompagnamento sociale e alloggi alternativi adeguati. Tuttavia, ciò non si è realizzato, lasciando i residenti a dover fronteggiare il rischio di essere allontanati dai propri appartamenti senza avere un piano solido di collocazione.

Le richieste di supporto durante l'emergenza

L'emergenza è acuta e, proprio in un momento delicato come il Ferragosto, i residenti hanno ricevuto comunicazioni che li obbligano a sloggiare, nonostante non vi siano soluzioni praticabili a disposizione. Senza un supporto ufficiale per il trasloco e senza indicazioni chiare sulle sistemazioni temporanee, la frustrazione sta crescendo. Secondo quanto riportato dall’Unione Inquilini, mancano dell'intervento di ditte specializzate per i traslochi e per la gestione dei depositi mobiliari, rendendo ancor più complessa una situazione già di per sé critica.

Le famiglie si sentono trascurate e costrette a vivere in uno stato di precarietà che incide pesantemente sulla loro vita quotidiana. Con diverse famiglie che vivono condizioni di fragilità, una gestione del trasferimento che non consideri queste esigenze appare del tutto inadeguata. Le uniche opzioni proposte hanno riguardato sistemazioni temporanee di dimensioni inferiori rispetto agli appartamenti abituali, generando ulteriore disagio.

La reazione delle famiglie e le richieste dell'Unione Inquilini

La denuncia di un trattamento inadeguato

Di fronte a questa situazione, le famiglie hanno sentito la necessità di far sentire la loro voce. L'Unione Inquilini ha rappresentato le loro richieste e ha formalmente chiesto una sospensione delle operazioni di sfratto. Tale richiesta è accompagnata dall'auspicio di giungere a una relazione fattiva con le istituzioni, mirata a ritrovare una via d'uscita dalla spirale di emergenze create dalla nella nello scenario attuale. Denunciando un vero e proprio “scaricabarile” da parte delle autorità, l’Unione Inquilini ha chiesto un incontro per discutere strategie e tempistiche di intervento.

Le famiglie di via Galli 20 si sono sentite trattate come meri “pacchi postali” dai funzionari pubblici, il che accresce la loro insoddisfazione. La diffida inviata dal Dipartimento delle Politiche Abitative, che giunge proprio mentre la situazione lavorativa e abitativa dei residenti è più critica, ha ulteriormente surriscaldato gli animi. La preoccupazione è rivolta non solo alla sicurezza degli appartamenti, ma anche alla possibilità di trovare condizioni abitative adeguate.

Il desiderio di stabilità

Nonostante le difficoltà, le famiglie mantengono viva la speranza che si possa trovare una risoluzione a questa lunga e dolorosa vicenda. Ogni giorno che passa, tuttavia, il peso di questa permanenza in una condizione di alta vulnerabilità diventa sempre più insostenibile. "Siamo esasperati", confessa una delle residenti, descrivendo una situazione che appare sempre più insostenibile. Le famiglie stanno lottando per mantenere una normale routine, mentre attendono una soluzione che sembra non arrivare mai.

In questo clima di incertezza, la priorità resta quella di garantire a queste famiglie un futuro più sicuro e stabile. Qualunque sia l’esito delle trattative e delle azioni intraprese, ciò che è certo è che la necessità di una gestione più umana ed efficace della crisi abitativa è un tema che permane e richiede immediata attenzione da parte delle autorità competenti.

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