La Cantina di Prepotto, situata nei Colli Orientali del Friuli e di proprietà della famiglia Polegato, è stata selezionata per la prestigiosa manifestazione enologica, il Merano Wine Festival 2024, che si svolgerà dal 9 all’11 novembre presso il celebre Kurhaus. Questa manifestazione, punto di riferimento per il settore vinicolo, si distingue per la sua capacità di raccogliere vini di alta qualità provenienti non solo dall’Italia, ma anche da svariate parti del mondo. Ogni anno cresce in importanza, attirando esperti e appassionati in cerca di nuove scoperte e di autentiche espressioni del mondo vitivinicolo.
La partecipazione della cantina e il focus sui vini La Viarte
Durante l’evento, gli operatori del settore e i wine lover potranno degustare le produzioni della Cantina La Viarte, un marchio che esprime l’essenza del territorio friulano attraverso l’eccellenza dei suoi vini. La proposta si concentra su referenze particolarmente eloquenti, in grado di raccontare il fascino e le peculiarità dei Colli Orientali del Friuli. La scelta di presentare vini che fungono da ponte verso i mercati internazionali rispecchia un impegno crescente nello sviluppo di una presenza globale.
L’azienda sta affrontando un periodo di trasformazione, pur mantenendo saldi i legami con la tradizione vitivinicola locale. Riccardo Polegato, Amministratore Delegato della Cantina, ha dichiarato l’orgoglio di poter partecipare a un evento di tale prestigio, sottolineando come la cantina stia lavorando per dare vita a una nuova identità che possa esprimere a pieno le potenzialità del territorio. Con il motto “Redefine Wine“, La Viarte intende promuovere un’immagine di accoglienza e apertura verso l’esterno, riflettendo il significato della parola friulana “viarte“, equivalente a primavera.
I vini in degustazione: eccellenze da scoprire
Alla manifestazione di Merano, La Viarte presenterà quattro vini che rappresentano l’eccellenza della propria produzione. Tra questi spiccano il Friulano e il Sauvignon, facenti parte della linea Liende, creata solo nelle annate più fortunate. Questi vini non solo offrono un assaggio del territorio, ma sono frutto di metodi produttivi che conoscono bene l’arte della viticoltura friulana.
Arteus è un altro vino bianco che merita attenzione; composto da vitigni come Chardonnay, Riesling e Tocai Friulano, è concepito per enfatizzare il legame con il territorio. Infine, lo Schiopettino, varietà autoctona simbolo di Prepotto, rappresenta l’identità vitivinicola di questa zona. Questo vitigno trova la sua culla nella valle dello Judrio, dove riesce a tirare fuori tutto il suo potenziale espressivo.
La valorizzazione del territorio e gli obiettivi futuri
Riccardo Polegato ha messo in evidenza come la selezione per il Merano Wine Festival non rappresenti solo un riconoscimento, ma confermi anche la direzione intrapresa dall’azienda. L’attenzione alla qualità è nel DNA della Cantina di Prepotto, così come la valorizzazione dei terreni d’origine. Nei prossimi cinque anni, l’azienda punterà ancor di più sui vitigni autoctoni, considerati come i veri rappresentanti dell’enologia friulana. Questa strategia mira non solo a consolidare la propria identità, ma anche a elevare il patrimonio vitivinicolo della regione, mettendo in luce la ricchezza dei terroir locali e il loro potenziale sul mercato globale.
Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Elisabetta Cina