Cantine Settesoli si conferma leader nel settore vitivinicolo italiano con l’avvio del progetto White Wine Identity, una iniziativa quadriennale mirata a promuovere il vino bianco prodotto in Sicilia. Collaborando con l’Università di Palermo e altre dieci aziende del settore, di cui sette siciliane, l’azienda intende valorizzare le peculiarità delle terre sicane e modernizzare la propria struttura tramite investimenti significativi. Il progetto è sostenuto dal Ministero dell’Agricoltura, affermando l’importanza della sostenibilità e della cooperazione tra le varie entità del mercato vitivinicolo.
Il progetto White Wine Identity
Il progetto White Wine Identity rappresenta un passo significativo per Cantine Settesoli nel panorama vitivinicolo nazionale. La cantina, infatti, si prepara a investire 10 milioni di euro in migliorie tecnologiche e produttive, un passaggio essenziale per rimanere competitivi. Saranno installati due nuovi impianti fotovoltaici che, unendosi agli undici già esistenti, permetteranno di generare 2.000.000 kWh di energia rinnovabile ogni anno. La sinergia tra aziende, università e istituzioni governative permetterà di dare una nuova spinta al mercato, creando occasioni di collaborazione e valorizzazione per l’intero settore vitivinicolo siciliano.
Giuseppe Bursi, Presidente di Cantine Settesoli, ha dichiarato che il progetto è il primo della sua natura in Sicilia, sottolineando come il concetto di sviluppo sostenibile sia al centro delle iniziative dell’azienda. La identificazione con il territorio, sia sotto il profilo ambientale sia sociale, è un aspetto fondamentale del lavoro della cantina. Attraverso White Wine Identity, Cantine Settesoli punta a distinguere ulteriormente i propri vini bianchi, valorizzando l’identità delle produzioni locali.
Investimenti per un futuro sostenibile
L’importanza degli investimenti di Cantine Settesoli va oltre l’implementazione tecnologica. La cantina fa parte della Fondazione SOStain, un programma volto a promuovere pratiche agricole sostenibili attraverso il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e Assovini Sicilia. Questo approccio implica un monitoraggio costante delle pratiche agricole, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo metodi di produzione responsabili.
Dalla prossima vendemmia, alcune etichette di Cantine Settesoli porteranno il marchio SOStain, segno di adesione a rigorosi standard di sostenibilità. Tali vini, già in possesso della certificazione VIVA, seguiranno requisiti più stringenti. Tra questi, la misurazione dell’impronta idrica e carbonica, il controllo del peso delle bottiglie e la promozione della biodiversità. Anche il benessere del capitale umano e territoriale sarà centrale, unendo il rispetto per l’ambiente e il valore delle comunità locali.
Crescita e risultati economici
Negli ultimi tempi, Cantine Settesoli ha registrato risultati economici positivi, con un fatturato di 49.723.248 euro per l’anno 2023-2024. Questo rappresenta un incremento significativo del 6,5% rispetto all’anno precedente, evidenziando la solidità dell’azienda anche in un mercato ostico. L’export, che copre il 55% del vino imbottigliato, contribuisce in modo decisivo al fatturato, testimoniando l’apprezzamento crescente per i vini siciliani all’estero.
Il bilancio positivo, secondo Bursi, riflette non solo una gestione finanziaria prudente ma anche la capacità della cantina di far fronte alle sfide del mercato, inclusi gli effetti dei cambiamenti climatici e le difficoltà legate a fenomeni come la peronospora. Cantine Settesoli si posiziona così come un modello di cooperazione sostenibile, non solo nel rispetto delle pratiche green, ma anche nella sua funzione di pilastro economico e sociale per il territorio, promettendo di affrontare le nuove sfide con una visione innovativa e sostenibile.