Capri, Hollywood: "Parthenope" di Sorrentino riceve il Capri Cult Award 2024

Capri, Hollywood: “Parthenope” di Sorrentino riceve il Capri Cult Award 2024

“Il film ‘Parthenope’ di Paolo Sorrentino vince il Capri Cult Award 2024 al festival di Capri, mentre l’attore Peppe Lanzetta riceve un premio speciale durante la cerimonia.”
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Capri, Hollywood: "Parthenope" di Sorrentino riceve il Capri Cult Award 2024 - Gaeta.it

Il cinema torna a incantare sullo sfondo dell’azzurro mare di Capri. All’interno della 29esima edizione di Capri, Hollywood, il film “Parthenope” di Paolo Sorrentino si guadagna il prestigioso Capri Cult Award 2024. La cerimonia di premiazione si svolgerà domani, in concomitanza con una proiezione speciale che avrà luogo presso l’Auditorium del Centro Congressi, dove l’ingresso è libero e aperto a tutti gli appassionati di cinema. Ma le emozioni non finiscono qui: l’attore Peppe Lanzetta, che interpreta il Cardinale Tesorone, sarà insignito del premio al termine della proiezione, rendendo la serata ancora più memorabile. Questo riconoscimento aggiunge un’altra stella al firmamento del festival, già arricchito dall’assegnazione del primo ‘Cult Award‘ per ‘Modì‘, il film di Johnny Depp con Riccardo Scamarcio.

Un cast stellare per un’opera d’amore

“Parthenope”, l’ultima fatica di Sorrentino, vanta un cast d’eccezione che include nomi di spicco come Celeste Dalla Porta, Gary Oldman, Stefania Sandrelli e Silvio Orlando. Proprio questi attori sono stati scelti per dare vita a una storia intensa e vissuta, che celebra Napoli non solo come location, ma anche come anima pulsante del film. Presentato come una “lettera d’amore” alla sua città natale, il film racconta la gioventù spensierata dei protagonisti tra i luoghi iconici dell’isola, come i Faraglioni e Punta Carena. Queste scene evocative si rivelano non solo un omaggio alla bellezza naturale del luogo, ma anche una rappresentazione autentica della cultura e delle tradizioni napoletane.

Il film si appresta a debuttare negli Stati Uniti il 7 febbraio 2024, distribuito da A24, un nome noto nel panorama del cinema indipendente. Il filmato ha suscitato un forte interesse tra il pubblico americano, con la critica che ha apprezzato l’approccio olistico di Sorrentino nel trasmettere le vibrazioni e il calore di Napoli. Il regista ha utilizzato la sua opera per esplorare i legami emotivi e nostalgici che caratterizzano la vita nei quartieri partenopei, rendendo “Parthenope” non solo un film, ma un’esperienza coinvolgente e toccante.

Un successo crescente in Italia e oltre

In Italia, “Parthenope” ha già raggiunto importanti traguardi: il film ha superato i sette milioni e mezzo di euro di incasso, piazzandosi come il secondo film con il miglior incasso della stagione. Questo successo si riporta a un ritorno al cinema da parte del pubblico, desideroso di riscoprire storie che parlano di emozioni genuine e identità culturale. Non è solo una questione di numeri; il film ha saputo toccare le corde di un pubblico affamato di narrazioni autentiche e rappresentative delle proprie radici.

L’espansione internazionale del film è attesa con entusiasmo, in particolare con la sua distribuzione in Europa. In Francia, il film è programmato per l’8 gennaio tramite Pathé Distribution, segnando l’inizio di un viaggio che porterà “Parthenope” a conquistare anche altre nazioni. Questa distribuzione globale non solo apre le porte a nuovi pubblici, ma offre anche la possibilità di apprezzare il talento di Sorrentino in un contesto internazionale, portando la cultura napoletana a un livello di visibilità mondiale.

Il cast di “Parthenope” include anche Marianna Mercurio e altri talenti come Luisa Ranieri, Isabella Ferrari, Dario Aita, Daniele Rienzo e Marlon Joubert. La presenza di questi artisti al festival testimonia l’importanza del progetto e il suo legame con l’isola di Capri, rendendo l’occasione un momento significativo per celebrare non solo il cinema, ma anche la bellezza e la cultura di una regione dalle radici profonde e affascinanti.

Ultimo aggiornamento il 26 Dicembre 2024 da Marco Mintillo

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