L’operato dei Carabinieri Forestali nella Regione Abruzzo e Molise dimostra un forte impegno nella tutela dell’ambiente, della fauna e della flora. Nell’ambito delle loro azioni, i comandi territoriali hanno effettuato un’ampia serie di controlli, portando a denunce e sanzioni significative per attività illecite e violazioni delle normative vigenti. La seguente analisi offre uno sguardo dettagliato sui risultati di queste operazioni, evidenziando le aree di maggiore incidenza e le azioni intraprese.
I controlli sul territorio e le violazioni riscontrate
Il Comando Regione Carabinieri Forestali “Abruzzo e Molise” ha eseguito un impressionante numero di 118.000 controlli. Questo sforzo ha portato a 986 denunce e a sanzioni amministrative che superano il milione e mezzo di euro. L’attenzione primaria è stata rivolta alla vigilanza ambientale, in particolare a problematiche legate alla Peste Suina Africana . Le violazioni più comuni riguardano in particolare l’attività urbanistico-edilizia, la tutela di aree di interesse ambientale e la polizia fluviale.
Analizzando le percentuali, si osserva che le sanzioni amministrative più significative riguardano principalmente il pascolo e le utilizzazioni boschive . In effetti, ben 326 persone sono state denunciate per queste violazioni, rappresentando il 33% delle denunce totali. I Nuclei Forestali hanno accertato anche un numero elevato di violazioni amministrative, con 830 casi registrati, che corrispondono al 32% del totale delle sanzioni.
Tutela della fauna e della flora: azioni di prevenzione
Le attività di prevenzione e contrasto dedicate alla fauna selvatica e alla flora sono state anch’esse fondamentali. Queste hanno incluso la lotta contro il maltrattamento degli animali, garantendo la protezione degli animali domestici e affrontando problemi di randagismo. Le operazioni si sono concentrati anche su pratiche vietate come il prelievo venatorio illegale.
Un caso emblematico ha visto il deferimento di un individuo per disturbo alla fauna selvatica protetta. Questo soggetto stava utilizzando una pistola scacciacani priva del tappo rosso, esplodendo colpi a salve in un’area del Parco Nazionale, violando le normative sulla marcatura delle armi. Un’altra operazione ha portato alla denuncia per maltrattamento di animali in una struttura di ricovero per cani, dove ben 26 animali versavano in condizioni precarie, privi della necessaria assistenza igienico-sanitaria e alimentare.
Lotta contro gli incendi e gestione dei rifiuti
La gestione degli incendi è un’altra area di rilevante attenzione per i Carabinieri Forestali. Oltre ad una significativa attività di prevenzione, sono stati registrati 149 controlli specifici, che hanno portato alla denuncia di 24 persone. La maggior parte delle denunce si è concentrata su incendi boschivi colposi, con un incremento significativo dei reati rispetto al 2023 e delle denunce .
Un episodio rilevante ha visto la denuncia di un titolare di un’attività ricettiva, responsabile di un incendio che ha interessato una vastità di terreno boscoso, creando notevoli disagi alla viabilità. Le sanzioni amministrative per il settore incendi hanno superato le 86 unità, per un valore complessivo di circa 70.000 euro.
Parallelamente, il contrasto alla gestione illecita dei rifiuti ha portato a significativi risultati, con 310 denunce su illeciti legati alla normativa sui rifiuti, una percentuale che corrisponde al 26% dei reati totali. L’inquinamento idrico è stato il focus di molti controlli, con un 68% di attenzione riservato a questa problematica cruciale. Le operazioni hanno portato alla scoperta di scarichi non autorizzati, sanzionando le imprese responsabili.
Il calendario CITES 2025: un messaggio di salvaguardia
Il Comando Carabinieri Forestali ha messo in evidenza il Calendario CITES 2025, dedicato alla protezione delle specie in pericolo e all’educazione ambientale, con particolare attenzione all’Africa, un continente ricco di biodiversità ma vulnerabile. La Convenzione CITES, stipulata nel 1973, si configura come un importante strumento per la conservazione della natura, evidenziando il ruolo attivo dell’Italia nel sostegno alla biodiversità.
Il Raggruppamento Carabinieri CITES, composto da 35 Nuclei su tutto il territorio, lavora attivamente per combattere il commercio illegale di specie protette e il bracconaggio. Gli episodi analizzati nel contesto delle campagne sul campo rivelano un costante impegno per garantire la salvaguardia degli ecosistemi a livello globale.
La lotta contro i reati ambientali, e la salvaguardia della biodiversità rimangono quindi tra gli obiettivi principali, con azioni che non solo mirano a proteggere il territorio regionale, ma si estendono anche a un contesto internazionale più ampio.
Ultimo aggiornamento il 7 Febbraio 2025 da Elisabetta Cina