Carabinieri regalano momenti di gioia ai bambini ricoverati all'Irccs Burlo Garofolo di Trieste

Carabinieri regalano momenti di gioia ai bambini ricoverati all’Irccs Burlo Garofolo di Trieste

I Carabinieri di Trieste hanno portato dolci e gadget ai bambini ricoverati all’Irccs Burlo Garofolo, offrendo momenti di svago e umanità durante le festività, in un gesto di solidarietà.
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Carabinieri regalano momenti di gioia ai bambini ricoverati all'Irccs Burlo Garofolo di Trieste - Gaeta.it

Un gesto di umanità e solidarietà ha caratterizzato la giornata di ieri per i piccoli pazienti ricoverati presso l’Irccs Burlo Garofolo di Trieste. I Carabinieri del Comando provinciale hanno portato, come ogni anno, dolciumi e gadget ai bambini che devono affrontare un periodo di degenza. Queste azioni, pensate per dare un momento di svago e serenità, hanno coinvolto circa 50 bambini costretti a trascorrere le festività lontano dai loro affetti.

L’incontro significativo con i bambini e le famiglie

Durante la consegna dei regali, i carabinieri non si sono limitati a distribuire oggetti, ma hanno instaurato anche un dialogo con i piccoli degenti e le loro famiglie. L’evento ha visto la partecipazione della direttrice generale dell’Irccs, Francesca Tosolini, del direttore amministrativo Stefano Russian e della dirigente dell’Urp, Donatella Fontanot. Queste figure professionali hanno sottolineato quanto siano preziose tali collaborazioni, non solo per i giovani pazienti, ma anche per il personale ospedaliero e per i caregiver che assistono i bambini.

La presenza di queste figure istituzionali evidenzia l’importanza della sinergia tra le forze dell’ordine e le strutture sanitarie. Spesso, il ricovero in ospedale può risultare un’esperienza traumatica e isolante, specialmente per i più piccoli. I gesti di affetto, come quelli dei carabinieri, cercano di creare un ambiente più familiare e accogliente, in cui i bambini possano sentirsi meglio, anche solo per un attimo.

La storia della raccolta di doni

I regali offerti ai bambini sono frutto di una raccolta interna promossa dai carabinieri stessi. Ogni dono è stato selezionato con attenzione per assicurare che potesse portare un sorriso ai visini dei piccoli, rendendo meno gravoso il percorso di cura che affrontano. I carabinieri, in tal modo, mostrano non solo la loro professionalità, ma anche la loro umanità, cercando di alleviare le difficoltà quotidiane di chi vive momenti di fragilità.

La nota dell’Arma sottolinea come questo gesto non sia solo un atto simbolico, ma un vero e proprio abbraccio alla comunità. Fornire momenti di distrazione, soprattutto in un periodo dell’anno in cui le famiglie si riuniscono, aiuta a combattere la solitudine e lo stress che spesso accompagnano la malattia.

Il largo impegno sociale dei carabinieri

Questa iniziativa si inserisce all’interno di un programma più ampio di attività sociali che i carabinieri portano avanti sul territorio triestino. Gli interventi a favore di categorie fragili comprendono incontri con gli anziani, visite a centri educativi come il Sklad Mitja Cuk e eventi come la Giornata mondiale della prematurità.

Questo impegno dimostra come il lavoro dell’Arma vada ben oltre il semplice compito di mantenere l’ordine pubblico. La vocazione sociale dei carabinieri si traduce in azioni che mirano a sostenere e valorizzare la comunità, creando legami e offrendo supporto a chi ne ha bisogno. La vicinanza alle persone, specialmente a quelle in difficoltà, è un elemento chiave nella loro missione, puntando a costruire un senso di sicurezza e unione anche in situazioni complesse.

Ultimo aggiornamento il 4 Gennaio 2025 da Armando Proietti

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