Carcere di Marassi: sovraffollamento e carenze strutturali nel penitenziario genovese

Carcere di Marassi: sovraffollamento e carenze strutturali nel penitenziario genovese

Il carcere di Marassi, sovraffollato e con carenze di personale e servizi, solleva preoccupazioni sulla salute e rieducazione dei detenuti, richiedendo interventi urgenti da parte delle autorità.
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Carcere di Marassi: sovraffollamento e carenze strutturali nel penitenziario genovese - Gaeta.it

Il carcere di Marassi, come molti altri istituti penitenziari in Italia, affronta gravi difficoltà a causa del sovraffollamento. Attualmente, la struttura, progettata per ospitare circa 550 detenuti, si trova a gestire un’affluenza che sfiora i 700 individui. Questa situazione critica non solo compromette il benessere dei detenuti, ma sottolinea anche una carenza di personale, che rasenta il 40% rispetto agli organici previsti. Nei giorni scorsi, Debora Serracchiani, responsabile nazionale giustizia del Partito Democratico, insieme ai deputati Valentina Ghio e Alberto Pandolfo, ha visitato l’istituto genovese per verificare di persona le condizioni dei detenuti e le problematiche del personale penitenziario.

Problemi strutturali e carenza di spazi

In seguito al tour del carcere, Serracchiani ha evidenziato importanti problematiche, compresi gli spazi trattamentali. Secondo la parlamentare, i lavori in corso dovrebbero generare nuova disponibilità di aree all’interno della struttura. L’auspicio è che queste possano essere dedicate a migliorare i servizi per i detenuti, in particolare per garantire maggiore attenzione alle loro esigenze. Nonostante le sforzi in atto, rimane l’urgenza di rivedere l’organizzazione degli spazi esistenti. La disponibilità di aree trattamentali adeguate è fondamentale per il recupero e la rieducazione dei detenuti, che necessitano di un ambiente propizio per una reale reintegrazione nel contesto sociale.

La salute dei detenuti: carenze e necessità

Uno degli aspetti che merita particolare attenzione è quello della salute dei detenuti. Sebbene il carcere di Marassi disponga di un servizio di sanità penitenziaria più efficiente rispetto ad altre strutture, il numero di medici a disposizione è inadeguato rispetto all’alto numero di detenuti che richiedono assistenza. Serracchiani ha sottolineato che i detenuti con problemi di dipendenza e disagio psichiatrico non dovrebbero essere collocati in carcere, ma indirizzati verso istituti protetti e comunità specializzate. Questo ragionamento pone l’accento sull’importanza di garantire trattamenti adeguati e cure costanti, piuttosto che una semplice reclusione.

Criticità alimentari e di personale educativo

Un altro aspetto critico emerso dalla visita è legato alla cucina e alla qualità del cibo fornito ai detenuti. Serracchiani ha confermato che le porzioni alimentari sono stabilite a livello ministeriale e, a giudizio suo e delle colleghe, risultano decisamente inadeguate. Questo tema verrà approfondito attraverso un’interrogazione al Ministero della Giustizia. Accanto ai problemi alimentari ci sono anche le criticità legate al personale educativo. Attualmente, Marassi dispone di sole 11 unità di personale educativo per una popolazione carceraria di 700 detenuti. Questo rapporto disarmante evidenzia come la rieducazione e il supporto ai detenuti non vengano garantiti in modo adeguato, ostacolando il percorso verso la reintegrazione sociale.

L’insoddisfacente situazione del carcere di Marassi riflette le difficoltà che molti istituti italiani devono affrontare in tema di sovraffollamento, assistenza sanitaria e risorse educative. La visita dei deputati del Partito Democratico ha portato a galla questioni fondamentali che richiedono un’attenzione immediata da parte delle autorità competenti.

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