Nel carcere minorile di Casal del Marmo si registra un ennesimo episodio di violenza. Un incendio scoppiato il 27 gennaio ha portato alla denuncia del sindacato Fns Cisl Lazio, che evidenzia una situazione di crescente allerta all’interno della struttura. La sicurezza nei penitenziari minorili è un tema cruciale, e le autorità si trovano ora di fronte a una realtà complessa che richiede azioni immediate.
Incendio nella palazzina dei giovani adulti
L’incendio è avvenuto intorno alle 12.30 di lunedì 27 gennaio, quando alcuni detenuti hanno dato fuoco alla parte inferiore della palazzina dedicata ai giovani adulti. “È stata immediatamente evacuata la palazzina e, dopo le opportune operazioni di messa in sicurezza, il personale ha ripristinato la normalità”, ha riportato Massimo Costantino, segretario generale della Fns Cisl Lazio. Fortunatamente, nel corso dell’incidente non ci sono stati feriti.
Il sindacato ha sottolineato come l’episodio evidenzi un problema strutturale nella gestione della sicurezza all’interno del carcere. I detenuti presenti sono attualmente 62, mentre la capienza massima della struttura è di 57 posti. Questo sovraffollamento crea ulteriore tensione e aumenta il rischio di incidenti. È importante notare che tra i detenuti ci sono giovani con problemi psichiatrici e comportamentali, alcuni dei quali coinvolti in episodi che hanno catturato l’attenzione della cronaca nazionale.
Crescente preoccupazione per la sicurezza
La situazione di Casal del Marmo è allarmante, e il sindacato Fns Cisl ha definito quanto successo come una “preoccupante escalation”. Costantino ha lanciato un appello per avere rinforzi immediati, evidenziando come attualmente ci sia una carenza di personale. “Non bastano le unità attuali, servono interventi urgenti”, ha affermato il sindacalista. L’assenza di misure concrete potrebbe compromettere ulteriormente la già fragile sicurezza all’interno del carcere minorile, rendendo l’ambiente sia per i detenuti che per il personale particolarmente difficile.
Il carcere di Casal del Marmo non è nuovo a episodi di tensione e violenza. I precedenti, infatti, comprendono una domenica di assalti, durante la quale circa 12 detenuti si sono resi protagonisti di una sassaiola, danneggiando i vetri della palazzina per i maggiorenni. Sempre nello stesso periodo, si segnala che un altro incendio ha interessato la palazzina femminile, suscitando l’intervento delle forze di polizia penitenziaria.
Precedenti recenti e contestualizzazione della crisi
Gli episodi di violenza non si limitano solo alla giornata del 27 gennaio. Già il 23 gennaio, due celle di pernottamento erano andate in fiamme in circostanze diverse, in un intervallo di sei ore. Questi atti sembrano rappresentare una reazione a un blitz della polizia penitenziaria avvenuto il 22 gennaio, che aveva portato al sequestro di sostanze stupefacenti e telefoni all’interno del carcere.
Questi eventi fanno emergere una crisi che affligge le strutture penali minorili in Italia. La presenza di detenuti con una storia complicata e problematiche psichiatriche, unita alla pressione del sovraffollamento, mettono in luce la necessità di un serio intervento da parte delle autorità competenti, al fine di garantire la sicurezza e il benessere tanto dei detenuti quanto del personale. La speranza è che si possa trovare una soluzione a questo scenario di crescente tensione, prima che le condizioni all’interno del carcere diventino insostenibili.
Ultimo aggiornamento il 28 Gennaio 2025 da Sofia Greco