Cardinal Bassetti: un papa francesco ii è auspicabile, ma oggi un pontefice italiano appare meno probabile

Cardinal Bassetti: un papa francesco ii è auspicabile, ma oggi un pontefice italiano appare meno probabile

Il cardinale Bassetti riflette sul pontificato di Papa Francesco, evidenziando sfide, speranza e cambiamenti nella Chiesa, e analizza le qualità richieste al futuro papa in un contesto globale sempre più diversificato.
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Il cardinale Gualtiero Bassetti riflette sul pontificato di Papa Francesco, la sfida del rinnovamento nella Chiesa cattolica e le prospettive per il futuro papato, evidenziando coraggio, fede e una crescente globalità nella scelta del nuovo pontefice. - Gaeta.it

Il cardinale Gualtiero Bassetti, ex presidente della Conferenza episcopale italiana , ha condiviso con l’ANSA alcune riflessioni sulla Chiesa cattolica, il pontificato di Papa Francesco e il futuro del papato. Dalla sua residenza a Città della Pieve, piccolo borgo umbro al confine con la Toscana, Bassetti ha parlato di speranza, coraggio e cambiamenti interni alla Chiesa, soffermandosi anche sulla possibilità che il prossimo papa possa essere italiano, un’eventualità che oggi appare meno concreta rispetto al passato.

il pontificato di papa francesco: resistenza e speranza contro le difficoltà

Il cardinale Bassetti ha tracciato un bilancio del cammino di Jorge Mario Bergoglio come pontefice, evidenziando quanto la fede abbia sostenuto il Papa nei momenti più complessi. Ha citato le numerose sfide affrontate da Francesco, tra contrasti interni e critiche esterne, ma soprattutto la sua capacità di mantenere viva la speranza. Da questa forza è derivata la sua tenacia nell’avanzare cambiamenti spesso osteggiati. In effetti, spiegava Bassetti, ogni tentativo di rinnovamento nella Chiesa incontra resistenze radicate e la frase “si è sempre fatto così” è una delle più frequenti obiezioni.

Il cardinale ha sottolineato il carattere solido della fede di Papa Francesco, un dato che ha osservato da vicino nel corso degli anni. Anche se oggi, ha detto, molti riconoscono il suo ruolo positivo, solo Dio conosce le difficoltà e il sacrificio vissuti dal pontefice. Bassetti ha qualificato Francesco come “un gigante”, per il coraggio dimostrato nel promuovere un cambiamento profondo e necessario, a dispetto delle opposizioni. Questa testimonianza contribuisce a spiegare perché il pontefice venga percepito come una figura imprescindibile nella storia recente della Chiesa.

ipotesi su un francesco ii e un futuro papa italiano meno probabile

Il tema centrale dell’incontro ha riguardato la possibilità di un nuovo Papa con il nome di Francesco e, accanto, la presunta candidatura di un italiano al soglio pontificio. Bassetti non ha escluso l’eventualità di un “Francesco II”, affermando che dopo il primo, un successore con lo stesso nome potrebbe ben rappresentare il cammino della Chiesa. Tuttavia, ha aggiunto un dubbio: non è detto che esista oggi qualcuno con il coraggio e la determinazione paragonabili a quelli mostrati da Bergoglio.

Sul fronte italiano, il cardinale ha ricordato un tempo in cui si sperava in un pontefice da Roma o perlomeno di nazionalità italiana, considerando che la diocesi di Roma è storicamente quel riferimento centrale. Oggi la situazione è cambiata: i cardinali italiani sono 17, molti vicini al limite d’età previsto, quindi la probabilità di vedere un papa italiano si è ridotta. Il collegio cardinalizio si è ampliato e diversificato, includendo vescovi da ogni continente, e questa dimensione globale ha modificato profondamente la dinamica elettorale. L’integrazione di diversi contesti culturali parla di una Chiesa il cui futuro dipende sempre meno da una sola nazione.

le qualità richieste al prossimo papa: fede, coraggio e dialogo globale

Bassetti ha evitato di fare nomi ma ha indicato alcuni tratti che secondo lui dovrebbe avere chi succederà a Papa Francesco. Ha detto che è possibile trovare figure valide, ma che difficilmente si troverà qualcun altro con quella “completezza” propria dell’attuale pontefice. Per Bassetti non basta eccellere in un ambito specifico, fondamentale è la capacità di portare la croce, cioè affrontare sacrifici e difficoltà, trasmettendo speranza alla comunità dei fedeli.

Il cardinale ha sottolineato che il futuro pontefice dovrà saper contrastare le resistenze che inevitabilmente si oppongono al cambiamento, nello spirito della tradizione che cerca di rispettare, ma anche dei tempi attuali in cui la Chiesa è chiamata a confrontarsi con problematiche complesse. Un aspetto decisivo sarà la comunicazione di un messaggio positivo, con la forza di motivare e accompagnare i credenti. Non è stato ritenuto rilevante che il nuovo papa sia necessariamente giovane o anziano, ma deve esserlo “dentro”, capace di vivere l’intensità delle sfide moderne mantenendo saldo il legame con l’eredità della Chiesa.

collegialità e globalità nella scelta del nuovo papa

Il cardinale ha anche menzionato il valore della collegialità tra i cardinali, un elemento che cresce e si rafforza proprio grazie alla presenza di rappresentanti provenienti da ogni parte del mondo. La conoscenza reciproca e la capacità di discutere e confrontarsi all’interno di questo organismo sarà sempre più decisiva per definire l’identità e la direzione che la Chiesa prenderà nei prossimi anni. È un processo che coinvolge tutti e mette alla prova anche il coraggio di chi sarà chiamato a guidare questa comunità globale.

Queste considerazioni si inseriscono in una fase delicata per la Chiesa cattolica, che sta definendo il proprio futuro dopo un pontificato caratterizzato da sfide complesse. Il discorso di Bassetti presenta il quadro di una comunità ecclesiastica che fatica a riorganizzarsi, chiamata a un equilibrio tra tradizione e necessità di innovare, sempre nel rispetto della sua missione spirituale.

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