Cardinale Pietro Parolin aprirà la Porta Santa della Basilica di S. Maria di Collemaggio per la Perdonanza

Cardinale Pietro Parolin aprirà la Porta Santa della Basilica di S. Maria di Collemaggio per la Perdonanza

La Perdonanza Celestiniana all’Aquila avrà un’importante apertura della Porta Santa officiata dal Cardinale Parolin, sottolineando il legame tra indulgenza e rinnovamento spirituale nella comunità.
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Cardinale Pietro Parolin aprirà la Porta Santa della Basilica di S. Maria di Collemaggio per la Perdonanza - Gaeta.it

La prossima edizione della Perdonanza Celestiniana vedrà un momento di grande importanza con l’apertura della Porta Santa della Basilica di S. Maria di Collemaggio, evento che sarà officiato dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato del Vaticano. L’annuncio è stato fatto dall’arcivescovo dell’Aquila, Antonio D’Angelo, durante un incontro con i media locali. Questo avvenimento, che avrà luogo all’Aquila, sottolinea il forte legame tra l’indulgenza celebrata durante la Perdonanza e il significato spirituale del Giubileo.

L’importanza della presenza del Cardinale Parolin

Il Cardinale Pietro Parolin, figura di spicco all’interno della Chiesa cattolica, porterà con sé un messaggio di unità e speranza per l’Arcidiocesi dell’Aquila. La sua visita è accolta con grande entusiasmo, poiché rappresenta un ulteriore legame fra la comunità e il Vaticano. L’arcivescovo D’Angelo ha espresso gratitudine per la disponibilità dimostrata dal Cardinale, evidenziando come la sua presenza possa rafforzare il significato della Perdonanza, storicamente associata all’indulgenza celestiniana. Questa edizione della Perdonanza non è solo un evento religioso, ma si configura come un’importante occasione di rinnovamento spirituale per i partecipanti e la comunità locale.

La Bolla di indizione dell’Anno Santo, “Spes non confundit“, scritta da Papa Francesco, è stata citata dall’arcivescovo per sottolineare l’importanza di questa manifestazione. La Perdonanza, come scrive il Papa, rappresenta una tappa fondamentale verso il primo Giubileo del 1300, conferendo quindi un’eredità profondamente storica e culturale a questo gesto di penitenza e perdono.

La mitezza come virtù sociale

Durante il messaggio di Pasqua del Santo Padre dedicato alla Giornata delle Comunicazioni Sociali, l’arcivescovo ha richiamato un tema particolarmente attuale: la “mitezza” come valore fondamentale nella società contemporanea. In un contesto caratterizzato da aggressività e conflitti, questa virtù risulta spesso trascurata. D’Angelo ha sottolineato che chi si occupa di comunicazione ha il dovere di promuovere un linguaggio che favorisca il dialogo e l’incontro fra le persone.

La mitezza, spiega l’arcivescovo, implica l’essere vicini all’altro, supportando il suo cammino di crescita. Questo approccio, lontano da dinamiche di forza e violenza, è essenziale in un’epoca in cui la comunicazione deve rispondere a bisogni profondi di connessione interpersonale. Egli ha messo in evidenza come un linguaggio violento possa ostacolare la costruzione di relazioni autentiche, mentre l’uso di espressioni pacate e serene possa avviare un processo di riconciliazione e pace.

Un appello alla responsabilità del mondo della comunicazione

L’arcivescovo ha concluso il suo intervento facendo riferimento alla necessità di ritrovare punti di riferimento stabili in un tempo particolarmente complesso. La comunicazione, come strumento chiave nella società moderna, è vista come una missione volta a rigenerare speranza e a promuovere una cultura del bene, valorizzando dialogo, amicizia e fraternità.

In un mondo in cui le divisioni sembrano prevalere, il contributo di coloro che operano nella comunicazione è considerato cruciale per costruire ponti. Il messaggio di speranza e unità emesso dall’arcivescovo si configura come un richiamo a tutti affinché si impegnino attivamente per un cambiamento positivo, non solo nel contesto locale, ma anche in un’ottica globale. Queste riflessioni si rivelano fondamentali in un’epoca in cui il bisogno di solidarietà e condivisione è più urgente che mai.

Ultimo aggiornamento il 31 Gennaio 2025 da Sara Gatti

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