Il clima a Roma si fa denso di attesa. I cardinali Mario Zenari e Claudio Gugerotti, provenienti dal Veneto, sono arrivati nella capitale ieri sera con il primo treno utile partito da Verona. Sono tra i quattro porporati veneti convocati al conclave per la scelta del nuovo pontefice. Il ruolo che assumeranno nel dibattito ecclesiastico e le loro parole offrono uno spaccato diretto di quei momenti delicati che precedono l’elezione.
il viaggio e l’arrivo a roma dei cardinali veneti
Mario Zenari, 79 anni, nunzio apostolico in Siria, e Claudio Gugerotti, 69 anni, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, sono partiti da Verona nel pomeriggio di ieri. Entrambi fanno parte dei quattro cardinali veneti indicati per partecipare alla scelta del successore di papa Francesco, insieme a Pietro Parolin e Fabio Baggio. Per Zenari e Gugerotti il trasferimento a Roma segna l’inizio di una fase di intense consultazioni e riflessioni. La loro presenza fisica nella capitale sottolinea l’importanza del verde collare porporato nella discussione globale che coinvolge la Chiesa cattolica.
L’arrivo in treno racconta anche un aspetto quasi ordinario della preparazione, in leggero contrasto con l’importanza storica dell’evento. Una semplice corsa ferroviaria da Verona a Roma anticipa le giornate decisive per la comunità ecclesiastica. Zenari e Gugerotti si sono uniti così alla moltitudine di cardinali pronti a discutere del futuro dell’istituzione religiosa.
l’incontro di zenari con papa francesco e il ricordo della sua malattia
Pochi giorni prima dell’arrivo a Roma, Mario Zenari ha avuto un incontro informale con papa Francesco a casa Santa Marta. È stato mercoledì mattina e sembrava un incontro fortuito. Zenari ha colto l’occasione per porgere gli auguri di pronta guarigione al pontefice, reduci da un problema di salute estivo. Tra le domande di papa Francesco, c’è stata quella sullo stato di salute di Zenari stesso, che ha risposto di aver affrontato un periodo simile di malattia nello scorso anno.
Questo scambio testimonia una relazione non solo formale, ma personale tra il porporato e il pontefice argentino. La spontanea preoccupazione manifestata da papa Francesco riflette i rapporti umani presenti all’interno del Vaticano, anche in momenti di tensione e preoccupazione. L’incontro mostra inoltre come i problemi di salute abbiano toccato in modo concreto le figure chiave dell’alta gerarchia ecclesiastica.
Questi dettagli servono a suggerire il peso emotivo del momento: la malattia può essere vista quasi come un segno di umanità condivisa tra il pontefice e i suoi collaboratori. Zenari, da parte sua, ha palesato rispetto e vicinanza nel suo breve ma significativo colloquio con il Papa.
le riflessioni di claudio gugerotti sul lascito di papa francesco
Claudio Gugerotti, originario di Verona e nominato cardinale lo scorso settembre, ha riscontrato un mutamento tangibile in Roma. Le condoglianze e le manifestazioni di affetto che riceve, arrivate da ogni parte del mondo, confermano l’ampiezza della rete che papa Francesco ha costruito nel corso del pontificato. Gugerotti sottolinea infatti come la famiglia spirituale del Papa fosse molto più vasta di quanto si potesse pensare.
Il porporato, per ora, evita di definire in modo netto quale sarà l’eredità spirituale e istituzionale lasciata da Jorge Mario Bergoglio. Al posto di giudizi o bilanci anticipati, lascia spazio a una contemplazione più sensibile e profonda. Descrive la scomparsa del pontefice come il silenzio di una “voce possente”, fatta di fede e di coraggio. Un’immagine che richiama il vuoto lasciato da un personaggio di grande influenza morale.
Gugerotti fa riferimento al “giubileo della speranza” che continua il suo cammino, evocando metafore religiose per condividere il senso di attesa che pervade la Chiesa. Riconosce il momento come un passaggio delicato sulle “strade dello Spirito”. La sua esposizione fa emergere un clima di rispetto e ricordo, più che di previsioni certe.
il contesto e le prossime fasi del conclave
Il conclave è ormai alle porte e la presenza dei cardinali veneti a Roma evidenzia la valenza regionale nella composizione del collegio elettorale. Le loro storie personali e il ruolo all’interno della Chiesa potranno influire sia sul dibattito che sulle decisioni. La nomina del nuovo pontefice segnerà un passaggio cruciale per la Santa Sede, segnando la chiusura di un ciclo e l’inizio di un altro.
Nei giorni che seguono l’arrivo sarà essenziale seguire i loro spostamenti e le dichiarazioni ufficiali, oltre l’atmosfera che si respira anche fuori dalla cerchia stretta del Vaticano. Ci si aspetta confronto aperto su temi di fermento per la Chiesa, sia interni che legati all’attualità mondiale. Roma si conferma luogo di decisioni decisive per la guida spirituale che coinvolge fedeli di tutto il pianeta.