Carl Lewis: dall’amore per il salto in lungo alla leggenda dello sport

Carl Lewis, leggenda dell’atletica, racconta al Festival dello Sport di Trento la sua passione per il salto in lungo, evidenziando l’importanza di seguire le proprie passioni nello sport e nella vita.
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Carl Lewis: dall'amore per il salto in lungo alla leggenda dello sport - Gaeta.it

Carl Lewis, icona dell’atletica mondiale, ha condiviso la sua storia al Festival dello Sport di Trento, rivelando un aspetto affascinante della sua carriera. Con una sincerità disarmante, l’ex atleta ha svelato il suo amore innato per il salto in lungo, un’attività che risulta essere, per lui, molto più impegnativa rispetto alle esperienze con le corse. La sua passione, che ha radici fin dall’infanzia, si è trasformata in una carriera straordinaria, che ha segnato un’epoca nel mondo dell’atletica.

La passione per il salto in lungo

Carl Lewis ha spiegato come, sin da giovane, la sua preferenza per il salto in lungo fosse evidente, ancor prima di diventare un atleta di fama internazionale. Durante l’intervista, l’ex campione ha evidenziato la differenza tra correre e saltare, con un’espressione di stupore che rifletteva la sua intensità emotiva. “Saltare è molto più difficile,” ha affermato, evidenziando come il salto in lungo coinvolga non solo una preparazione fisica accurata, ma anche una grande determinazione e un’abilità tecnica superiore. Infatti, ha paragonato la sua esperienza nei salti ad un punteggio perfetto, valutando il salto in lungo un dieci su dieci, mentre le sue prestazioni nei 200 e nei 100 metri sono state valutate molto più basse. Questa è una testimonianza chiarissima della profonda connessione che ha sempre avuto con il suo sport preferito.

Un campione dalla gioventù agile

La carriera di Carl Lewis non è solo testimonianza di prestazioni atletiche, ma anche un racconto di passione e dedizione. Cresciuto in un ambiente dove lo sport era valorizzato, si trovò a perseguire il sogno di diventare un grande atleta. Con il passare degli anni, ha affinato le sue tecniche e amplificato la sua voglia di eccellere, ma ciò che lo ha sempre spinto è stata la pura gioia di saltare e superare i propri limiti. Ogni salto, ogni prova, ogni sfida che affrontava in gioventù, costituiva una sorta di catarsi; un momento di libertà totale.

L’eredità di un mito

Carl Lewis non è solo un nome legato a medaglie e record, ma un simbolo di perseveranza e amore per lo sport. Il Festival dello Sport di Trento ha rappresentato un’ottima opportunità per lui per trasmettere il suo messaggio alle nuove generazioni, sottolineando l’importanza di seguire le proprie passioni, anche quando le circostanze sembrano suggerire il contrario. Le sue parole risuonavano di saggezza: praticare uno sport dovrebbe essere prima di tutto un piacere. Questo approccio alla competizione, inteso come una via per divertirsi e apprendere, è ciò che ha forgiato il carattere di un atleta leggendario e che ispira ancora oggi.

Carl Lewis rimane un esempio luminoso non solo per le sue conquiste in pista, ma soprattutto per il suo atteggiamento positivo e l’amore autentico per il salto, un’attività che ha abbracciato nella sua gioventù e che continua a diffondere tra i giovani praticanti di sport di tutto il mondo.

Ultimo aggiornamento il 11 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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