In un piccolo centro del Piemonte, Portacomaro, vive Carla Rabezzana, 94 anni, cugina di papa Francesco. Le sue parole rivelano un legame familiare prezioso e momenti di intimità con il pontefice. Portacomaro è il luogo da cui provengono gli avi dell’attuale papa, un dettaglio che lega la famiglia e la comunità in una storia condivisa.
un ricordo commosso e un incontro recente con papa Francesco
Carla Rabezzana ha parlato con difficoltà, tra le lacrime, mentre ricordava la sua famiglia e i legami con papa Francesco. Nonostante l’età avanzata, conserva numerose memorie legate al pontefice e ai momenti comuni. Ha spiegato di averlo sentito telefonicamente durante la settimana, rivelando così il rapporto diretto che mantiene con lui.
una conversazione di affetto
Nel dialogo recente, la donna ha anche scherzato con il papa raccontandogli di una caduta che le ha causato la rottura di un piede. La risposta di papa Francesco, calda e rassicurante, è arrivata con affetto: «meno male che non ti sei rotta la testa». Questo scambio mette in luce una relazione fatta di attenzione e preoccupazione reciproca, non solo un legame di sangue, ma anche di cura e ascolto.
la storia della famiglia e le radici a portacomaro
Portacomaro, piccolo paese in provincia di Asti, è il luogo dove la famiglia di papa Francesco ha le proprie radici. La presenza di Carla Rabezzana testimonia la continuità di un legame che attraversa i decenni e le generazioni, molto presente nel territorio. La famiglia ha mantenuto legami stretti con la comunità e con chi vive nel paese d’origine, conservando storie e ricordi comuni.
radici famigliari e comunità
Questo legame tra un pontefice così noto e una cittadina del Piemonte rappresenta un passaggio tra la grande storia e la vita quotidiana, evidenziando come le radici familiari siano ancora molto vive. La testimonianza di Carla suggerisce un ritratto umano e vicino di una figura pubblica che spesso appare distante.
la voce di una testimone diretta degli affetti di papa Francesco
Carla Rabezzana, oltre a essere un parente di papa Francesco, rappresenta una voce diretta e autentica del legame affettivo che il pontefice conserva con la sua famiglia. Le sue parole sono semplici e cariche di emozione, rivelano una dimensione privata poco nota ai più.
emozioni e testimonianze
La fragilità dell’età avanzata non ha impedito a Carla di mantenere contatti familiari e di ricevere storie dal papa stesso. La sua testimonianza offre uno sguardo unico sulle relazioni personali legate a figure di rilievo spirituale e pubblica. Attraverso di lei, si coglie anche un lato più umano del pontefice, fatto di piccoli gesti e attenzioni.
il valore della memoria familiare nella comunità di astigiano
Il racconto di Carla Rabezzana ha anche un peso simbolico per tutta la comunità di Portacomaro e dell’Astigiano. Ricordare le origini del papa, attraverso l’esperienza diretta di un parente così vicino, rafforza un senso di appartenenza locale e di continuità storica.
memoria e identità locale
I ricordi e le testimonianze come questa consolidano l’importanza del legame tra passato e presente, tra famiglia e territorio. La storia di una donna che ha attraversato quasi un secolo si incrocia con quella di una figura che oggi influenza il mondo intero, ma che a Portacomaro trova una memoria comune da condividere.