Carlos Alcaraz, campione spagnolo di tennis, ha vissuto un periodo difficile sulla scena tennistica dopo l’assenza di Jannik Sinner. La squalifica del tennista italiano, che lo tiene lontano dai campi per tre mesi, ha creato una situazione particolare per Alcaraz. Nonostante teoricamente avesse un’opportunità in più per affermarsi, ha rivelato che la pressione di dover sfruttare al meglio questa opportunità si è rivelata opprimente, intaccando le sue prestazioni recenti.
La squalifica di Jannik Sinner e le sue ripercussioni
Jannik Sinner è stato sospeso dopo aver raggiunto un accordo con la WADA riguardo a una violazione delle norme antidoping, specificatamente per il caso legato al Clostebol. Questa situazione ha suscitato molte speculazioni nel mondo del tennis, dato che Sinner è considerato uno dei più promettenti giovani tennisti del circuito. La sua assenza è stata sentita, soprattutto in eventi chiave, dove la competizione si è lasciata influenzare dalla mancanza di talune stelle.
Tuttavia, per Carlos Alcaraz, il divieto di Sinner ha portato a un carico di aspettative maggiore. Molti osservatori e tifosi si sono aspettati che Alcaraz, insieme a Sascha Zverev, sarebbe emerso come un dominatore del circuito in assenza del rivale italiano. Questa anticipazione ha elevato la pressione, creando un ambiente che, invece di fungere da stimolo, ha generato ansia e delusione per il campione spagnolo.
Prestazioni deludenti e il peso della pressione
Dopo l’annuncio della squalifica di Sinner, le performance di Alcaraz sono state sottotono. In due mesi, il tennista ha riscontrato eliminazioni inaspettate e non è riuscito a ottenere vittorie significative. Al Media Day di Montecarlo, Alcaraz ha espresso chiaramente il suo stato d’animo. “Qualcuno pensava che, solo perché Sinner era fuori, io e Zverev avremmo dovuto vincere tutto e giocare meglio di prima,” ha rivelato. Questo tipo di pressione, che avrebbe dovuto galvanizzarlo, ha avuto l’effetto opposto.
Le sue parole mostrano come, in un ambiente competitivo come quello del tennis professionistico, la psicologia giochi un ruolo fondamentale. Quando la gente si aspetta che un atleta vinca, può generare una pressione talmente intensa da influenzare negativamente le sue prestazioni. Questo è esattamente ciò che Alcaraz ha vissuto: un evidente crollo delle prestazioni nonostante le aspettative di un ritorno trionfale.
La preparazione per la stagione sulla terra battuta
Guardando avanti, Alcaraz si concentra sul suo allenamento e si prepara ad affrontare la stagione sulla terra battuta, una superficie su cui si sente a suo agio. Con i tornei maggiori in avvicinamento, compresa la prestigiosa Roland Garros, si sta preparando a riprendere la sua corsa verso la vetta del circuito. Sa che dovrà affrontare diversi avversari agguerriti e non può permettersi di farsi sopraffare dalla pressione.
In parte, il tennista ha compreso che non è giusto pensare che un successo arrivi automaticamente in assenza di rivali forti come Sinner. “La pressione di dover approfittare dell’assenza di Jannik per tornare in vetta al ranking probabilmente mi ha ucciso, in qualche modo,” ha dichiarato, rivelando una consapevolezza sulla suddivisione delle sue responsabilità .
Senza dubbio, Alcaraz è deciso a rimettersi in carreggiata, affrontando i prossimi tornei con una mentalità rinnovata e scaricando il peso delle aspettative su di lui. La stagione sulla terra potrebbe rappresentare un punto di svolta, non solo per il suo andamento nel ranking, ma anche per il suo equilibrio mentale e sportivo.