Usare la carta da forno si rivela veramente pericoloso? Scopriamo esattamente cosa è bene utilizzare per le cotture in forno.
I PFAS, acronimo di sostanze perfluoroalchiliche, stanno suscitando un crescente interesse per il loro utilizzo in numerosi prodotti di consumo quotidiano, tra cui la carta da forno. Ma cosa sono esattamente questi composti e quali rischi comportano per la nostra salute?
Informarsi e sensibilizzare riguardo ai PFAS e ai loro effetti sulla salute è fondamentale. La consapevolezza può contribuire a una maggiore richiesta di prodotti più sicuri e sostenibili. Approfondiamo la natura dei PFAS, i loro effetti sulla salute umana e l’importanza di scegliere alternative sicure.
Cosa sono i PFAS e perché sono presenti nella carta da forno?
I PFAS sono una famiglia di composti chimici caratterizzati da un legame carbonio-fluoro molto stabile, il che conferisce loro proprietà di resistenza all’acqua, al grasso e al calore. Questa stabilità chimica li rende utili in una vasta gamma di applicazioni industriali e commerciali, dalla produzione di pentole antiaderenti a rivestimenti impermeabili per tessuti e carta.
Nella carta da forno, i PFAS vengono utilizzati per prevenire l’adesione dei cibi durante la cottura, permettendo di ottenere risultati migliori senza l’uso di grassi aggiuntivi. Tuttavia, il problema principale è che, quando sottoposti a temperature elevate, i PFAS possono migrare negli alimenti, sollevando interrogativi sulla sicurezza di questi materiali.
La crescente ricerca sui PFAS ha rivelato una serie di potenziali rischi per la salute. L’esposizione ai PFAS è stata associata a alterazioni delle funzioni epatiche, aumentando il rischio di steatosi epatica non alcolica e altre patologie epatiche. Alcuni studi hanno dimostrato che i PFAS possono interferire con la produzione di ormoni tiroidei, portando a condizioni di ipotiroidismo o ipertiroidismo.
Alcune ricerche suggeriscono un legame tra l’esposizione ai PFAS e un aumento del rischio di sviluppare certi tipi di cancro, come quello ai reni e ai testicoli. I PFAS possono influenzare negativamente il sistema immunitario, aumentando la vulnerabilità alle infezioni.
Come scegliere una carta da forno senza PFAS e le alternative
Per limitare l’esposizione ai PFAS, è fondamentale scegliere con attenzione la carta da forno. Ecco alcuni suggerimenti pratici. Leggere l’etichetta: alcuni produttori specificano sull’etichetta l’assenza di PFAS nella loro carta da forno. Cerca diciture come “PFAS-free” o “senza PFAS”.
La presenza di certificazioni come la “Nordic Swan Ecolabel” può garantire l’assenza di PFAS e altre sostanze chimiche nocive. I tappetini in silicone alimentare sono riutilizzabili, resistenti al calore e privi di PFAS, risultando un’ottima scelta per la cottura. Puoi optare per ungere la teglia con un filo d’olio d’oliva o utilizzare foglie naturali, come quelle di vite o cavolo, per prevenire che i cibi si attacchino.
Si può usare la carta da forno riutilizzabile. Realizzata in fibra di cellulosa o silicone, questa opzione può essere lavata e riutilizzata più volte. Ma anche fogli di cera d’api realizzati con tessuto imbevuto di cera d’api, antiaderenti, lavabili e riutilizzabili. Ci sono anche le foglie di banano usate tradizionalmente in molte culture per la cucina, sono biodegradabili e compostabili.