Il fenomeno delle case a 1 euro: un’opportunità globale. In Italia e un po’ ovunque. Ecco una mini guida
Il fenomeno delle case vendute a un prezzo simbolico di 1 euro non è unicamente un’iniziativa italiana, ma ha trovato terreno fertile anche in altre nazioni, tra cui la Svezia. Questo tipo di progetto è stato ideato come una soluzione innovativa per contrastare lo spopolamento di aree rurali e urbane in difficoltà , incentivando l’insediamento di nuovi residenti e promuovendo la riqualificazione del territorio. Ma come funziona esattamente questo sistema in Svezia e quali sono le sue peculiarità rispetto al modello italiano?
Il fenomeno delle case e dei terreni a prezzi simbolici rappresenta una risposta creativa e pragmatica alle sfide moderne che molte piccole comunità si trovano ad affrontare. Attraverso queste iniziative, c’è la possibilità di creare nuove opportunità per i residenti e di trasformare aree in declino in vivaci centri di attività e innovazione.
Il fenomeno delle case a un euro
In Italia, l’iniziativa delle case a 1 euro è ormai ben consolidata. Diverse regioni, tra cui Sicilia, Calabria, Lazio e Marche, hanno abbracciato questo progetto, mettendo in vendita immobili abbandonati e spesso in condizioni precarie, con l’obbligo per gli acquirenti di occuparsi della loro ristrutturazione. L’obiettivo è duplice: ripopolare piccoli borghi e città che rischiano l’estinzione demografica e rilanciare l’economia locale attraverso il turismo e nuove attività produttive.
In Svezia, un approccio simile è stato adottato dalla cittadina di Götene, situata a circa 150 chilometri a nord di Göteborg. Questa località , che conta meno di 10.000 abitanti, ha recentemente messo in vendita 30 lotti di terreno al prezzo simbolico di una corona svedese per metro quadrato, circa 90 centesimi di euro. Non si tratta di case già costruite, ma di terreni edificabili, un aspetto che differenzia l’iniziativa svedese da quella italiana. Gli acquirenti dei terreni di Götene sono tenuti a costruire una casa entro due anni dall’acquisto e a stabilirsi lì come residenti o usarla come seconda casa.
L’iniziativa ha generato un notevole interesse, con migliaia di richieste pervenute al comune. Questo entusiasmo è comprensibile se si considera che il costo medio di un terreno nella zona si aggira normalmente intorno alle 500.000 corone, pari a circa 43.800 euro, mentre una casa può costare tra i 260.000 e i 350.000 euro. L’opportunità di acquistare un terreno a un prezzo così vantaggioso, pur con l’obbligo di costruirvi sopra, rappresenta un’occasione unica per molti.
Götene non è solo una scelta economica, ma anche un’opzione di qualità . La città offre un’elevata qualità della vita, essendo situata vicino a diversi siti UNESCO e al Lago Vanern, il più grande della Svezia, che offre splendidi paesaggi e numerose attività all’aperto. L’amministrazione comunale spera che queste attrattive, unite all’iniziativa economica, possano invertire la tendenza demografica negativa caratterizzata da bassi tassi di natalità e un’alta percentuale di popolazione anziana.
Questa strategia di vendita dei terreni a un prezzo simbolico mira non solo a incrementare la popolazione locale, ma anche a rivitalizzare l’economia della regione attraverso la costruzione di nuove abitazioni e l’arrivo di nuovi residenti. L’iniziativa potrebbe fungere da modello per altre comunità svedesi in difficoltà e, chissà , potrebbe ispirare anche altri paesi a sperimentare soluzioni simili per affrontare le sfide dello spopolamento e del declino economico.