Il Comune di Milano ha recentemente avviato il progetto “Casa ai lavoratori“, un’iniziativa volta a rispondere alle crescenti difficoltà abitative dei dipendenti delle aziende municipalizzate. La collaborazione con il Gruppo A2A, un importante attore nel settore energetico, è il primo passo di questo ambizioso programma che mira a fornire abitazioni a canoni calmierati a coloro che lavorano nei servizi pubblici.
L’accordo con A2A: dettaglio e durata
Nei giorni scorsi, il Comune di Milano ha siglato un accordo di 12 anni con un raggruppamento temporaneo di imprese composto da Fondazione AEM, Amsa, Unareti e A2A Services & RealEstate. Questo accordo prevede la ristrutturazione e l’assegnazione di trenta unità abitative attualmente sfitte, di proprietà comunale. Le unità verranno successivamente messe in locazione a dipendenti di Amsa e Unareti, servizi essenziali per la gestione del territorio milanese.
Questo progetto non solo rappresenta un’innovativa risposta alle difficoltà abitative nella città, ma si prefigge anche di coinvolgere diversi attori alla ricerca di una soluzione sostenibile per i lavoratori di Milano. Sono previsti ulteriori accordi con altri soggetti, come Atm e la Cooperativa sociale “Il Melograno”, per un numero complessivo di abitazioni molto maggiore.
Obiettivi e benefici del progetto
L’assessore alla Casa, Guido Bardelli, ha sottolineato come il progetto rappresenti un tentativo concreto di rispondere alle esigenze abitative dei lavoratori milanesi, offrendo loro abitazioni a canoni accessibili. Questo approccio fa parte di un Piano Straordinario per la Casa recentemente approvato dalla giunta comunale, mirato a migliorare la situazione abitativa nella capitale lombarda.
L’iniziativa è ben accolta dai rappresentanti delle aziende coinvolte, tra cui A2A. Mauro Ghilardi, Direttore delle Risorse Umane e Trasformazione dell’azienda, ha evidenziato l’importanza di offrire soluzioni abitative a costi contenuti come strumento per rafforzare il legame tra l’azienda e la comunità locale. Questo tipo di iniziative mira non solo a garantire un’abitazione dignitosa ai lavoratori ma anche a promuovere un tessuto sociale più coeso.
Requisiti e modalità di assegnazione degli alloggi
Secondo i termini dell’accordo, A2A si occuperà di finanziare la progettazione e la realizzazione degli interventi necessari per ristrutturare le trenta unità abitative. Un’importante parte delle spese sarà coperta dal Comune di Milano, in un’ottica di collaborazione e sostegno reciproco. Ad ogni modo, per poter accedere agli alloggi, i lavoratori dovranno rispettare specifici criteri, che includono un contratto di lavoro attivo con i soggetti attuatori, l’assenza di altri immobili pubblici assegnati, e un ISEE non superiore a 26mila euro.
Il canone di locazione stabilito sarà di 72 euro al metro quadro all’anno, oltre alle spese accessorie. Questa opzione mira a rendere le abitazioni disponibili a una vasta gamma di lavoratori, soprattutto in una città dove i prezzi degli affitti sono notoriamente elevati.
Con la firma di questo accordo, il Comune di Milano compie un passo importante verso la creazione di un ambiente più inclusivo e sostenibile, cercando di affrontare in modo diretto la questione dell’emergenza abitativa che coinvolge una parte significativa della popolazione lavorativa.
Ultimo aggiornamento il 4 Dicembre 2024 da Armando Proietti