Casalasco avvia il primo parco agrivoltaico italiano per il pomodoro: sostenibilità ed innovazione al centro

Casalasco S.p.A. avvia a Rivarolo del Re un innovativo parco agrivoltaico per la coltivazione del pomodoro, promuovendo sostenibilità e autosufficienza energetica attraverso tecnologia avanzata e collaborazione con l’Università Cattolica.
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Casalasco avvia il primo parco agrivoltaico italiano per il pomodoro: sostenibilità ed innovazione al centro - Gaeta.it

Un’importante iniziativa prende forma a Rivarolo del Re, in provincia di Cremona, dove Casalasco S.p.A., leader nella filiera integrata del pomodoro da industria in Italia, ha avviato un progetto sperimentale volto alla realizzazione del primo parco agrivoltaico appositamente progettato per la coltivazione del pomodoro. Grazie alla collaborazione con la facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, il progetto promette di rivoluzionare l’approccio alla sostenibilità e all’efficienza energetica nel settore agricolo.

Dettagli del progetto agrivoltaico

L’impianto agrivoltaico che Casalasco ha progettato richiede un investimento significativo di circa 2 milioni di euro. Questa innovativa iniziativa fa parte di un piano più ampio, del valore complessivo di 24,5 milioni di euro, mirato a implementare interventi per la sostenibilità ambientale in vari stabilimenti del Gruppo. Il parco agrivoltaico occuperà un’area di circa 2 ettari, situata nella zona industriale adiacente allo stabilimento di Casalasco a Fontanellato.

Alla base della progettazione, si trova un’accurata scelta della tecnologia: i pannelli fotovoltaici saranno montati su strutture metalliche alte circa 5 metri, così da garantire il regolare svolgimento delle attività agricole sottostanti. Questa soluzione permette di coniugare l’uso dei pannelli solari con la coltivazione, unendo così produzione di energia rinnovabile e agricoltura. La tecnologia utilizzata si basa su un software innovativo, sviluppato in collaborazione con l’Università Cattolica, capace di raccogliere e analizzare continuamente i dati. Grazie a queste informazioni, i pannelli si orienteranno in modo ottimale per massimizzare l’assorbimento di energia solare, assicurando al contempo una corretta illuminazione per le piante.

Impatto energetico e sostenibilità

Il parco agrivoltaico avrà una capacità di produzione annua stimata di circa 1600 MWh, il che risulta sufficiente a coprire oltre il 90% del fabbisogno energetico dello stabilimento di Fontanellato, collaborando con l’impianto di cogenerazione già attivo dal 2023. Questa iniziativa segna un passo significativo verso l’autosufficienza energetica della Casalasco e la conseguita riduzione dell’impatto ambientale. Grazie al parco agrivoltaico, si prevede una diminuzione delle emissioni di CO2 di circa 680 tonnellate all’anno, un elemento fondamentale in un’epoca in cui la sostenibilità è più che mai al centro del dibattito globale.

Inoltre, l’energia raccolta dal parco agrivoltaico non sarà utilizzata solo per la produzione dell’industria del pomodoro, ma supporterà anche il nuovo Innovation Center di Casalasco, attualmente in fase di costruzione a Fontanellato. Questo progetto rappresenta un’integrazione strategica tra innovazione tecnologica e pratiche agricole sostenibili.

Ricerca e sviluppo nella coltivazione di pomodoro

Nonostante i principali vantaggi energetici, l’iniziativa di Casalasco mira a diventare un modello replicabile per altre aziende agricole. La sperimentazione in atto sull’ottimizzazione della coltivazione di pomodori sotto i pannelli solari non solo potrà identificare le varietà più adatte a questi nuovi sistemi, ma permetterà anche di bilanciare in modo efficace l’ombreggiatura e la luce, portando così ad una miglioria della qualità e della produttività delle coltivazioni stesse.

Questo approccio innovativo è sostenuto dalla partnership con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che è riconosciuta per l’eccellenza nelle scienze agrarie. L’unione tra ricerca accademica e applicazione industriale sottolinea l’impegno di Casalasco a promuovere pratiche agricole sostenibili e avanzate tecnicamente, rappresentando una vera e propria alleanza fra il mondo della ricerca e l’industria.

Tempistiche e prospettive future

I lavori per la realizzazione del parco agrivoltaico sono previsti terminare entro un anno. Al completamento, Casalasco avrà l’opportunità di valutare i risultati ottenuti e considerare una possibile estensione di questa tecnologia su superfici più ampie. Costantino Vaia, CEO del Gruppo Casalasco, sottolinea l’importanza di questo progetto come un passo decisivo verso un’agricoltura sostenibile e integrata, capace di rispondere alle esigenze del mercato contemporaneo in modo innovativo e responsabile.

Stefano Amaducci, Professore ordinario di Agronomia e Coltivazioni Erbacee presso l’Università Cattolica di Piacenza, aggiunge che l’impianto rappresenta un modello di flessibilità nella gestione di colture e impianti, dimostrando come l’agricoltura possa evolvere in un contesto di transizione energetica e decarbonizzazione. La combinazione tra agricoltura e tecnologia si rivela dunque una strada promettente per garantire la qualità delle produzioni agricole e al contempo contribuire alla sostenibilità ambientale.

Ultimo aggiornamento il 30 Settembre 2024 da Laura Rossi

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