Casamicciola: Inaugurati i lavori per la ricostruzione delle chiese danneggiate dal sisma del 2017

Casamicciola: Inaugurati i lavori per la ricostruzione delle chiese danneggiate dal sisma del 2017

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Casamicciola: Inaugurati i lavori per la ricostruzione delle chiese danneggiate dal sisma del 2017 - Gaeta.it

Un passo importante per la comunità di Casamicciola e per l’intera Ischia è stato compiuto oggi con l’inaugurazione della prima tranche dei lavori volti alla ricostruzione degli edifici religiosi danneggiati dal terremoto del 2017. Questo intervento segna l’inizio di un lungo processo di recupero che mira a ripristinare non solo le strutture danneggiate, ma anche i legami culturali e spirituali della comunità locale.

Il cantiere di Sant’Antonio da Padova

Il primo intervento di recupero

Il cantiere dedicato alla chiesa di Sant’Antonio da Padova si configura come il primo concreto passo verso la riparazione del patrimonio religioso dell’isola di Ischia. Finanziato con 700mila euro, questo intervento di comprovata importanza si concentrerà principalmente su due aspetti: il consolidamento strutturale della chiesa e il restauro estetico dei suoi interni ed esterni.

La chiesa è stata gravemente colpita durante il sisma, che ha messo in pericolo non solo la sicurezza dei fedeli, ma ha anche minacciato la conservazione di un importante simbolo della comunità. In questo contesto, il restauro del solaio di copertura e delle volte sottostanti è essenziale per garantire la stabilità della struttura. L’intervento comprenderà, inoltre, la cura delle murature, degli intonaci e della pavimentazione, affinché ogni elemento torni a risplendere come prima del sisma.

L’impegno per la sicurezza

Un altro aspetto fondamentale del progetto sarà l’adeguamento degli impianti, a partire da quello di illuminazione, che dovrà rispondere agli attuali standard di sicurezza e funzionalità. La scelta di affidare i lavori alla ditta La.Re.Fin. Srl va di pari passo con l’obiettivo di garantire un monitoraggio costante dallo stesso commissario straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini. L’attenzione alla qualità dei lavori e al rispetto dei tempi previsti per la conclusione, fissata per la metà di aprile 2025, è considerata una priorità assoluta.

La ricostruzione del patrimonio religioso

Simbolo di speranza per la comunità

La ricostruzione delle chiese danneggiate dal sisma non rappresenta solo un intervento edilizio, ma diventa un simbolo di speranza per la comunità di Casamicciola e per tutti gli abitanti dell’isola. La ricostituzione di questi luoghi di culto, da sempre punto di riferimento per la vita sociale e spirituale, avrà un impatto significativo sulla ricostruzione dell’identità culturale di Ischia. Gli edifici religiosi, infatti, non sono solo strutture architettoniche, ma custodiscono la memoria collettiva e le tradizioni della comunità locale.

Rimanere uniti e collaborare nella ricostruzione serve a risolvere non solo un problema strutturale, ma anche a ricomporre il tessuto sociale lacerato dal sisma. La restaurazione delle chiese sarà quindi un binario su cui percorrere la strada verso un futuro condiviso, in cui storia e cultura possano riemergere.

Piani futuri di intervento

Accanto al progetto per Sant’Antonio da Padova, è già previsto un Piano di Recupero più ampio che abbraccia altri 16 interventi per chiese e edifici di culto danneggiati dal terremoto. Tra queste iniziative ci sono i progetti di recupero per le chiese di Santa Lucia e San Domenico a Forio, i cui lavori hanno ottenuto il via libera dalla Conferenza dei Servizi nei giorni scorsi.

In aggiunta, sono già in fase di progettazione e finanziamento ulteriori opere per le chiese di San Pasquale Baylon a Casamicciola e San Giuseppe al Fango a Lacco Ameno, per un totale di 5 milioni di euro stanziati. Questi interventi confermano l’impegno delle autorità locali e delle istituzioni nel restituire alla popolazione il patrimonio culturale e spirituale che è parte integrante della loro esistenza.

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