Un episodio di molestie che ha suscitato indignazione nella comunità di Casanova si è concluso con una condanna. Un uomo, di nazionalità pakistana, è stato riconosciuto colpevole per aver molestato una ragazza di soli 14 anni. La sentenza emessa dal tribunale ha stabilito una pena di tre anni, ridotta di un terzo grazie al rito abbreviato, oltre a un risarcimento di 15.000 euro per la vittima.
La dinamica dell’accaduto
I fatti risalgono alla sera del 25 ottobre, quando la giovane si trovava nel parco di via Rasmo. Secondo la ricostruzione fornita in aula, l’uomo si è avvicinato alla ragazza mentre era seduta su una panchina, chiedendole una cartina per le sigarette. Questa scusa ha attirato l’attenzione della minorenne, che ha deciso di alzarsi per allontanarsi. Ma l’uomo non si è arreso e, pedinandola, ha trovato il momento opportuno per agire.
Dopo averla afferrata per il collo da dietro, l’individuo ha tentato di palpeggiarla. In quella situazione disperata, la ragazza ha reagito con determinazione: con un colpo di gomito è riuscita a liberarsi dalla presa del molestatore, attirando l’attenzione degli occupanti di un’auto in sosta. Queste persone, rendendosi conto di quanto stava accadendo, hanno prontamente contattato le autorità . La polizia è intervenuta tempestivamente, arrestando l’uomo poco dopo l’accaduto.
Il processo e la sentenza
Le indagini condotte dalla Procura hanno portato a un’accusa pesante, con una richiesta iniziale di sei anni di reclusione. Tuttavia, la pena richiesta è stata ridotta a quattro anni grazie al rito abbreviato, che ha avuto un impatto significativo sulla decisione finale del giudice. Nel verdetto, sono state riconosciute attenuanti generiche, che hanno prevalso rispetto all’aggravante rappresentata dalla minore età della vittima.
L’avvocato difensore, Nicola Nettis, ha sostenuto con successo la richiesta di sostituire la detenzione in carcere con l’obbligo di dimora in provincia di Bolzano. Questa misura cautelare consente all’imputato di non essere recluso, ma di rimanere sotto sorveglianza in un’altra località , comunque limitando la sua libertà .
L’impatto sulla comunitÃ
L’episodio ha lasciato una forte impressione nel quartiere di Casanova e sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei minori. La reazione della comunità è stata di indignazione, ma anche di solidarietà verso la vittima. È emersa, inoltre, la necessità di un’informazione più incisiva e di misure di prevenzione per affrontare situazioni simili.
Le autorità locali e le associazioni di volontariato stanno già discutendo su come migliorare la sicurezza nei parchi e nelle aree pubbliche, per garantire che episodi di violenza e molestie non si ripetano. L’educazione ai temi del rispetto e della protezione dei più giovani è diventata una priorità , con l’obiettivo di costruire un ambiente più sicuro e consapevole per tutti.
La giustizia per la vittima, mentre si chiude un capitolo difficile della sua vita, è anche un richiamo collettivo a vigilare e promuovere un cambiamento culturale nella condotta sociale. La speranza è che, attraverso un impegno comune, si possano prevenire futuri episodi di violenza e molestie, garantendo un clima di fiducia e sicurezza per tutti.