Case in pietra e mura maestose, il castello ha sempre attratto migliaia di turisti: il motivo è incredibile

Case in pietra e mura maestose, il castello ha sempre attratto migliaia di turisti: il motivo è incredibile

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Questo castello attira ogni anno migliaia di turisti. Foto castello: Instagram, account ufficiale - gaeta.it

Immerso tra le colline del Basso Lazio, c’è un borgo che affascina per la sua storia e la sua posizione panoramica.

Famoso per la sua “prigione”, questo Castello del Basso Lazio ha catturato l’attenzione di turisti e studiosi provenienti da tutto il mondo. Ma cosa c’è di così incredibile in questo luogo che ha visto passare papi e antipapi, e che continua a raccontare storie di epoche lontane?

Il suo nome non è casuale: deriva dalla tradizione di segnalare pericolo mediante segnali di fumo, una pratica antica che risale ai tempi dell’Antica Roma. La posizione strategica di questo borgo, situato tra i Monti Lepini e i Monti Ernici, lo ha reso un punto di osservazione privilegiato. In tempi antichi, le segnalazioni di fumo avvisavano le popolazioni vicine di imminenti invasioni o attacchi. Gli antichi Romani avevano compreso l’importanza di questo punto di avvistamento, e così questo borgo divenne parte integrante del sistema di difesa dell’area.

Fumone e il suo castello frequentatissimo dai turisti

Stiamo parlando del borgo di Fumne e del suo castello. Durante il Medioevo, il Castello Longhi divenne un bastione fondamentale per lo Stato Pontificio, proteggendo il territorio da incursioni nemiche. Le scorrerie dei Saraceni e dei Normanni furono tenute a bada grazie all’attenta sorveglianza da questo punto privilegiato. Oggi, i turisti possono godere di una vista mozzafiato che spazia fino al Lago di Canterno, un bacino naturale che arricchisce ulteriormente il paesaggio.

Il Castello Longhi è tristemente noto per aver ospitato, tra gli altri, papa Celestino V, il papa che si ritirò dal pontificato, e l’antipapa Gregorio VIII. Celestino, che si ritirò nel 1294, trascorse i suoi ultimi giorni in prigionia, un destino segnato dalla volontà di Bonifacio VIII, il papa che lo aveva succeduto. La sua vita si spense all’interno delle fredde mura del castello, dove si narra abbia celebrato la sua ultima messa. Questo episodio ha dato vita a leggende e racconti che continuano a incuriosire i visitatori.

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Il Castello di Fumone ha un fascino unico. Foto: Instagram, @castellodifumoneofficial – geata.it

Gregorio VIII, al contrario, non trovò mai pace, poiché fu spostato da un carcere all’altro, fino a morire in una località ignota. La storia di questi papi e antipapi ha reso il Castello Longhi un simbolo di potere e vulnerabilità, un luogo in cui la sacralità della figura papale si scontra con la brutalità della prigionia.

Un tesoro di storia e cultura

Ma Fumone non è solo prigione e segnali di fumo. Il borgo è un vero e proprio scrigno di storia e cultura. Le sue strade acciottolate e le case di pietra raccontano storie di un passato ricco e affascinante. Gli edifici storici, come la Chiesa di Santa Maria Assunta, offrono uno spaccato della vita religiosa e sociale del tempo. La chiesa, con il suo campanile e i dipinti medievali, è un luogo di culto che attrae non solo i credenti, ma anche gli amanti dell’arte.

Fumone è anche un luogo di grande bellezza naturale. Il territorio circostante è caratterizzato da colline verdi e boschi, ideali per escursioni e passeggiate. Gli amanti della natura possono esplorare sentieri che si snodano tra panorami mozzafiato, fino a raggiungere punti panoramici da cui ammirare il Lago di Canterno e il paesaggio circostante.

Tradizione gastronomica e prodotti locali

Un altro aspetto che rende Fumone un luogo unico è la sua tradizione gastronomica. La cucina ciociara è ricca di piatti tipici, molti dei quali preparati con ingredienti locali e di stagione. Ecco alcuni piatti simbolo del borgo:

  1. Sagne pelose: un tipo di fettuccine senza uovo, servite con sughi a base di carne o funghi.
  2. Polenta con le spuntature: una ricetta semplice ma ricca di sapore, che racconta la cultura contadina della zona.
  3. Minestra di pane: preparata con ingredienti poveri ma ricchi di gusto, rappresenta una tradizione culinaria che affonda le radici nella storia locale.
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Una delle stanze del Castello di Fumone. Foto: Instagram, @castellodifumone – gaeta.it

I visitatori possono scoprire questi sapori autentici nei ristoranti e nelle trattorie del borgo, dove la cucina viene preparata secondo ricette tramandate di generazione in generazione. Fumone è anche un luogo di eventi e manifestazioni che celebrano la cultura locale. Feste tradizionali e mercati artigianali animano il borgo, offrendo un’opportunità per scoprire l’artigianato locale e i prodotti tipici.

Visiting Fumone significa intraprendere un viaggio nel tempo, un percorso che attraversa secoli di storia, cultura e tradizioni. Il Castello Longhi non è solo un monumento da visitare, ma un testimone silenzioso di eventi storici che hanno plasmato il destino di un’intera regione. La sua architettura imponente e le storie che racconta continuano a catturare l’immaginazione di chi si avventura tra le sue mura.

La combinazione di storia, natura e gastronomia rende Fumone una meta imperdibile per chiunque voglia scoprire il cuore pulsante del Basso Lazio. Con i suoi panorami incantevoli, le tradizioni culinarie e la ricca storia, questo borgo è destinato a rimanere nella memoria di chi lo visita, attirando sempre più turisti affascinati dalla sua magia senza tempo.

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