Caso di tortura a Primavalle: poliziotto patteggia 11 mesi per la caduta di Hasib Omerovic

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Caso di tortura a Primavalle: poliziotto patteggia 11 mesi per la caduta di Hasib Omerovic - Fonte: Fanpage | Gaeta.it

Un grave episodio di abuso di potere si è verificato a Primavalle, un quartiere a nord-ovest di Roma, dove un giovane disabile di 36 anni, Hasib Omerovic, è stato vittima di un'incursione da parte della polizia. Durante la perquisizione del 25 luglio 2022, Omerovic è precipitato dalla finestra della sua abitazione, provocando un lungo ricovero in ospedale. Recentemente, uno dei poliziotti coinvolti ha deciso di patteggiare, ricevendo una condanna di 11 mesi e 16 giorni di carcere. La situazione ha suscitato un acceso dibattito sull'uso della forza da parte delle forze dell'ordine e sulla tutela dei diritti civili.

L'incidente e le sue conseguenze

Il giorno della perquisizione

Il 25 luglio 2022, l'appartamento di Hasib Omerovic in via Gerolamo Aleandro è diventato teatro di un'azione della polizia che si è trasformata in un tragico episodio di violenza. Secondo le testimonianze raccolte, gli agenti avrebbero fatto irruzione nella casa, sottoponendo Omerovic e la sua famiglia a trattamenti inumani. In un contesto di paura e violenza, il giovane, già disabile, ha cercato di fuggire dalla situazione disperata. Il tentativo di evasione lo ha portato a cadere dalla finestra della camera da letto, un evento che ha segnato l’inizio di un lungo percorso di recupero fisico e psicologico: il giovane ha trascorso otto mesi in ospedale per le gravi conseguenze della caduta.

Le indagini e le accuse

Dopo il tragico evento, è stata avviata un'indagine per chiarire le circostanze e le responsabilità. Inizialmente, tre poliziotti sono stati rinviati a giudizio, mentre un quarto, responsabile di aver collaborato alle indagini, ha optato per il patteggiamento. La GIP di Roma ha accolto la sua richiesta, condannandolo a 11 mesi e 16 giorni di reclusione. Le attenuanti generiche per il poliziotto Fabrizio Ferrari hanno prevalso sull'aggravante, ma resta la pesante ombra delle accuse nei confronti degli altri tre agenti coinvolti, che dovranno affrontare il giudizio il 25 ottobre. La famiglia di Hasib Omerovic ha già annunciato l'intenzione di costituirsi parte civile.

Il ruolo del patteggiamento e le accuse agli altri poliziotti

Dettagli del patteggiamento

Fabrizio Ferrari, rappresentato dagli avvocati Marta Lucisano e Alessandro Gentiloni Silveri, ha scelto di collaborare con le autorità, fornendo informazioni preziose per la ricostruzione dei fatti di quel giorno drammatico. Questo atteggiamento ha giocato un ruolo chiave nel processo, portando a una condanna relativamente lieve rispetto alla gravità delle accuse. Ferrari è stato riconosciuto colpevole per la sua parte nell'episodio, ma la sua collaborazione potrebbe influenzare le decisioni future del tribunale.

Accuse agli altri agenti

Nei riguardi di Andrea Pellegrini, uno dei poliziotti accusati di tortura, il tema della violenza e della minaccia nei confronti di Omerovic è centrale. Oltre alle violenze fisiche, a Pellegrini è contestato anche il reato di falso aggravato, in concorso con i colleghi Alessandro Sicuranza e Maria Rosa Natale. Questi tre agenti dovranno affrontare le prove a loro carico e dimostrare la loro innocenza in un contesto giuridico che appare già compromesso dalle evidenze emerse. La prossima udienza rappresenterà un momento cruciale, non solo per Hasib e la sua famiglia, ma anche per il futuro del corpo di polizia e la fiducia della comunità nelle istituzioni.

Questo caso, quindi, segna un importante punto di riflessione sui diritti umani e sulle modalità di intervento delle forze dell'ordine, evidenziando la necessità di una profonda revisione delle procedure per garantire una vera giustizia.

Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Laura Rossi

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