L’inchiesta sulla morte di Larimar, la giovane di quindici anni trovata impiccata in un bosco vicino alla sua abitazione, si arricchisce di un nuovo elemento: la nomina di un perito già noto per il caso di Alberto Stasi. Paolo Reale è stato incaricato dalla famiglia della ragazza per esaminare gli otto telefoni cellulari sequestrati dalla Procura per i Minori, poiché si cerca di ottenere prove di eventuali atti di revenge porn contro la quindicenne. In questo contesto, la Procura ha anche comunicato che l’audizione della madre, Johary, prevista per oggi, è stata rinviata.
Nuove analisi sui dispositivi sequestrati
La nomina di Paolo Reale rappresenta un passo significativo nelle indagini. Gli otto cellulari sequestrati contengono dati che potrebbero rivelarsi fondamentali per chiarire la situazione di Larimar prima della sua morte. In particolare, gli inquirenti sono focalizzati su possibili immagini o messaggi che possano indicare atti di revenge porn, un comportamento sempre più diffuso e grave tra i giovani, causando spesso gravi conseguenze emotive e psicologiche.
Il lavoro di Reale sarà imprescindibile per analizzare in dettaglio il contenuto dei dispositivi, valutando non solo le immagini, ma anche le comunicazioni tra Larimar e i suoi coetanei. La speranza è che tali informazioni possano fornire un quadro più chiaro dei rapporti che la ragazza aveva con il suo ambiente sociale.
Accesso agli atti scolastici e indagini disciplinari
Il legale della famiglia, Milena Ruffini, sta procedendo con l’accesso agli atti del liceo frequentato da Larimar, con l’obiettivo di scoprire se ci siano documenti relativi a incidenti avvenuti tra gli studenti. In particolare, si cerca di verificare se ci siano stati verbali o segnalazioni riguardo a una lite di cui Larimar avrebbe fatto parte, e se la direzione scolastica abbia preso provvedimenti nei confronti dei coinvolti.
Questa indagine è cruciale per comprendere se ci possano essere state pressioni ambientali, bullismo o altre dinamiche sociali che possano aver influito sul benessere della ragazza. È un aspetto spesso trascurato nelle indagini su casi simili, ma fondamentali per ricostruire una situazione complessa in cui il contesto scolastico gioca un ruolo non indifferente.
Analisi delle prove fisiche
Parallelamente, la polizia scientifica ha ricevuto l’incarico di analizzare il cavo elettrico trovato nel luogo in cui Larimar è stata rinvenuta senza vita. Questo cavo, sequestrato durante le indagini, potrebbe fornire elementi chiave sulla dinamica della morte. Gli esperti della scientifica valuteranno se vi siano tracce di elementi che possano indicare un coinvolgimento esterno o se, invece, si tratti di un auto-inflitto.
La questione delle scarpette di Larimar, che presentano tracce di sporco, è anch’essa al centro delle indagini. L’avvocato della famiglia ha dichiarato che è difficile immaginare come la ragazza possa aver percorso il sentiero verso il luogo del ritrovamento senza sporcarsi completamente, ciò suggerirebbe una situazione insolita.
Questi dettagli potrebbero indicare un movimento che non corrisponde a quanto si pensava, lanciando nuovi interrogativi sul tragico evento che ha colpito la giovane e la sua famiglia. La raccolta e l’analisi di tali prove sono essenziali per una valutazione compiuta e giusta della situazione.
Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Sofia Greco