Castello di Santa Severa: gestione deficitaria e mancanza di valorizzazione a meno di un mese dall'estate

Castello di Santa Severa: gestione deficitaria e mancanza di valorizzazione a meno di un mese dall’estate

Il Castello di Santa Severa affronta una crisi di valorizzazione e programmazione, con la comunità locale che chiede un intervento urgente per salvaguardare il patrimonio culturale e turistico della regione.
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Castello di Santa Severa: gestione deficitaria e mancanza di valorizzazione a meno di un mese dall'estate - Gaeta.it

Il Castello di Santa Severa, monumento emblematico della costa laziale, si trova al centro di una situazione critica che mette in discussione sia la sua valorizzazione che la programmazione futura. Con l’estate che si avvicina, diventa sempre più evidente l’assenza di un piano concreto da parte della Regione Lazio, che sembra aver trascurato il potenziale turistico e culturale di questa storica struttura. Le preoccupazioni sono in aumento, poiché il rischio di veder scivolare il castello nell’anonimato è concreto, aggravando i danni all’immagine della comunità locale e della regione.

Situazione attuale: mancanza di programmazione e iniziative scadenti

Nonostante il passare del tempo e la richiesta di un’adeguata valorizzazione, il Castello di Santa Severa non ha visto il rinnovo di una convenzione fondamentale per la sua gestione. Questa mancanza ha portato a una programmazione estiva frettolosa e ben al di sotto delle aspettative locali. I cittadini lamentano la scarsità di eventi significativi, attesa dopo il grave crollo della casa del somaro, avvenuto a causa della mancata manutenzione.

Il bilancio per l’estate presenta un cartellone di eventi che ancora non convince, mentre il flop del villaggio di Natale ha suscitato ulteriori delusioni tra i residenti. Se l’intento era quello di rilanciare il castello come un polo attrattivo, la situazione attuale sembra distante da questo obiettivo. Un altro punto nevralgico è rappresentato dall’ipotesi di trasferire uffici regionali all’interno della stessa struttura, un’idea criticata dalla comunità che teme possa limitare ulteriormente l’accessibilità e l’uso pubblico del castello, atteso come bene comune e patrimonio cittadino.

Dialogo tra le istituzioni: difficoltà e incertezze

La sottoscrizione di una nuova convenzione tra Regione Lazio, Laziocrea S.p.A. e il Comune di Santa Marinella non sembra avvicinarsi. Scaduta da oltre due anni, l’assenza di un accordo rappresenta un altro segnale di incapacità nel gestire le questioni culturali e turistiche della zona. Le bozze presentate hanno suscitato malcontento, venendo etichettate dalla stessa Amministrazione come “irricevibili”, con richieste considerate poco rispettose nei confronti del territorio e dei suoi abitanti.

Queste richieste includerebbero il trasferimento del Museo civico della Rocca e il controllo della biglietteria da parte di Laziocrea, misure che andrebbero a ledere l’identità della comunità locale e non sono state accolte con favore. Un clima di ansia e confusione regna tra i cittadini, che si sentono trascurati nel dialogo istituzionale, alimentando la paura che il patrimonio culturale possa andare perduto a causa di una gestione poco attenta.

La reazione della comunità: malcontento e richiesta di cambiamento

Il sentimento di impazienza e frustrazione è palpabile tra i residenti di Santa Severa e Santa Marinella. La comunità, sempre più delusa dalle promesse mancate e dalla mancanza di azioni concrete, è decisa a lottare per la salvaguardia e la valorizzazione del Castello. Diverse associazioni locali e comitati si sono uniti per sollecitare un intervento, richiedendo che il dialogo tra cittadini e istituzioni venga ripristinato.

Gli amministratori locali, i partiti di opposizione e gli abitanti si sentono in dovere di mantenere alta l’attenzione su questa problematica, auspicando che Laziocrea possa presentare una proposta che rispetti i diritti e le richieste legittime della comunità. La speranza è di assistere finalmente a un piano di rilancio convincente, che possa realmente restituire al Castello di Santa Severa il posto che merita nel panorama culturale e turistico della regione Lazio.

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