Catechesi di papa Francesco: la ricerca di gesù e la vita filiale

Catechesi di papa Francesco: la ricerca di gesù e la vita filiale

Papa Francesco, nonostante il ricovero, condivide una catechesi sul ritrovamento di Gesù al Tempio, evidenziando la vita filiale e l’importanza delle relazioni nella fede cristiana.
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Catechesi di papa Francesco: la ricerca di gesù e la vita filiale - Gaeta.it

La catechesi preparata da Papa Francesco per l’udienza generale del 5 marzo è stata pubblicata nonostante l’evento sia stato annullato a causa del ricovero del Pontefice al Policlinico Gemelli. Questo messaggio si inserisce nel ciclo di riflessioni su Gesù Cristo, evidenziando in particolare il ritrovamento di Gesù al Tempio e l’importanza della vita filiale nell’esperienza cristiana.

La catechesi e il racconto del ritrovamento di gesù

Nella catechesi, Papa Francesco analizza l’episodio in cui Gesù, a dodici anni, decide di rimanere nel Tempio di Gerusalemme, senza avvisare i genitori, Maria e Giuseppe. Questo evento scatena un forte senso di angoscia nei genitori, che lo cercano per tre giorni prima di trovarlo. Il racconto è un’importante lezione di fede e di speranza, in cui si evidenzia il travaglio interiore di Maria e il suo percorso spirituale di madre. Maria, sin dall’inizio della sua maternità, vive una serie di eventi significativi, dai momenti di gioia accompagnati dalla nascita di Gesù alle preoccupazioni e ai sacrifici che affronta per proteggerlo.

A partire dalla visita a Elisabetta, dove Maria vive un momento di comunione e sostegno, fino al viaggio per il censimento e la nascita di Gesù a Betlemme, ogni passaggio segna un tassello di una storia di fede e speranza. La Vergine, protagonista di un cammino di crescita, non solo si occupa della sua famiglia ma si fa portatrice di un messaggio profondo, definendosi “figlia del suo Figlio” e prima discepola di Cristo. Maria nutre, cresce e segue Gesù con devozione, rappresentando in questo modo un modello per tutti i cristiani.

L’importanza della vita filiale nella risposta d’amore

Il Papa invita alla riflessione sulla vita filiale, elemento cruciale nella relazione con Dio. Maria, in quanto madre di Gesù, vive un rapporto di intensa comunione con il divino, che trascende la semplice maternità. È dalla sua profonda intimità con la Parola di Dio che trae forza e ispirazione nella sua missione. Benedetto XVI sottolineò come Maria “parla e pensa con la Parola di Dio”, mettendo in evidenza la sua totale adesione all’esperienza divina.

L’incidente nella vita di Gesù, quando i suoi genitori lo smarriscono per tre giorni, evidenzia non solo il dolore e l’angoscia di Maria e Giuseppe ma anche il mistero della crescita e della formazione di Gesù stesso. La risposta di Gesù alla madre, nella quale afferma di dover “occuparsi delle cose del Padre mio”, mette in evidenza la sua missione divina e la separazione che, inevitabilmente, deve affrontare per adempiere al suo compito. Questo momento indica un passaggio importante, dove la vita terrena e la dimensione celeste cominciano a intersecarsi con nuove profondità di significato.

Il dialogo tra maria e gesù: un confronto di libertà e responsabilità

Il dialogo tra Maria e Gesù rimanda a una riflessione profonda sulle dinamiche relazionali tra genitori e figli. Maria e Giuseppe, sebbene desiderino proteggere il figlio, si trovano di fronte a un’esperienza che li supera: il Figlio di Dio sta affermando la sua identità e la sua missione nel mondo. L’angoscia di Maria si trasforma in un momento di crescita, dove la sua maternità viene riesaminata di fronte alla verità del Figlio.

Il racconto biblico, riportato nel Vangelo di Luca, mette in rilievo non solo la difficoltà che i genitori affrontano nel comprendere la natura divina di Gesù ma anche l’importanza di accettare l’impossibilità di controllare il destino di un figlio. La libertà di Gesù di seguire il suo cammino, pur desiderando naturalmente l’affetto dei genitori, sottolinea l’importanza che ogni cristiano deve dare alla propria vocazione, che implica una risposta d’amore e fedeltà al volere divino.

Questo dialogo finale tra i protagonisti della storia della salvezza invita i fedeli a riflettere su come le relazioni siano spesso colme di sfide, ma anche di opportunità per crescere nella comprensione dell’amore divino. La catechesi del Papa può allora risultare non solo un invito a seguire Cristo, ma anche a condividere il viaggio di scoperta e di speranza che caratterizza ogni cammino di fede.

Il messaggio di oggi sottolinea l’importanza di cercare Dio non in luoghi specifici, ma nel profondo delle relazioni e nel modo in cui rispondiamo alla sua chiamata con amore e apertura.

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