Catturato il latitante Giacomo Bozzoli: la fine di una fuga a Soiano del Garda

Catturato il latitante Giacomo Bozzoli: la fine di una fuga a Soiano del Garda

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Catturato il latitante Giacomo Bozzoli: la fine di una fuga a Soiano del Garda - Gaeta.it

Giacomo Bozzoli, latitante condannato all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario nel 2015, è stato catturato a Soiano del Garda, nel Bresciano, dai carabinieri. Dopo undici giorni di caccia, le autorità sono riuscite a trovarlo nascosto nel cassettone del letto matrimoniale della sua villa.

La svolta nell’arresto

Durante una conferenza stampa il procuratore Francesco Prete ha reso noto che l’arresto di Bozzoli è avvenuto intorno alle 17:45 dell’11 luglio. L’uomo è stato individuato nella villa di Soiano e trovato nascosto in un cassettone del letto matrimoniale, in possesso di 50.000 euro in un borsello. Il procuratore ha sottolineato che Bozzoli aveva tentato di sfuggire all’arresto, dimostrando così la sua chiara intenzione di evitare la giustizia.

La fuga e il ritrovamento

Bozzoli, che si era recato in Spagna con la compagna e il figlio, era rientrato in Italia cercando di passare inosservato. Tuttavia, i suoi movimenti sospetti hanno attirato l’attenzione dei carabinieri che, dopo averlo individuato nella villa, lo hanno prontamente arrestato. Il procuratore generale Guido Rispoli aveva assicurato che la caccia a Bozzoli sarebbe stata incessante, esortandolo più volte a costituirsi per il bene della sua famiglia.

Le domande sull’ingresso in villa

L’arresto di Bozzoli ha sollevato interrogativi su come sia riuscito a tornare nella sua casa senza essere individuato. Gli investigatori stanno cercando di capire se abbia potuto contare sulla complicità di terzi o se sia rientrato da solo nella villa di Soiano del Garda. Le circostanze del suo ritorno e dei giorni trascorsi nascosto all’interno dell’abitazione restano ancora poco chiare.

Ipotesi e congetture

Alcuni ipotizzano che Bozzoli sia tornato in compagnia della sua famiglia da Marbella, con la compagna che potenzialmente era a conoscenza dei suoi spostamenti. Se confermato, ciò solleverebbe dubbi sulla vigilanza della villa e coinvolgerebbe la Colossi in un possibile aiuto alla fuga. Gli investigatori stanno esplorando tutte le possibilità per comprendere come Bozzoli abbia fatto ritorno e si sia nascosto senza destare sospetti.

In conclusione, il caso Bozzoli continua a suscitare interrogativi sulle falle nei sistemi di sorveglianza e sulla complessità delle reti di supporto che possono facilitare la latitanza di un fuggitivo.

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