Un recente incidente all’interno dell’Arsenale militare di Taranto ha sollevato serie preoccupazioni riguardo la sicurezza degli ambienti di lavoro. Durante ordinarie attività di manutenzione nel bacino Ferrati, alcuni dipendenti sono stati richiamati prima dell’impatto di una barca-porta, che ha causato una piccola esondazione. Secondo le denunce della Uil Pa di Taranto, la situazione avrebbe potuto trasformarsi in una potenziale tragedia.
Le dinamiche dell’incidente e le sue conseguenze
Il cedimento della barca-porta e la reazione immediata
Nella giornata di ieri, un forte boato ha risuonato nell’area circostante l’Arsenale, con residenti del Borgo di Taranto che hanno avvertito una sensazione di allerta per un evento che poteva avere ripercussioni ben più gravi. La barca-porta, che funge da diga per il bacino Ferrati, ha ceduto e ha provocato un’inondazione del tratto di mare in questione. Fonti sindacali confermano che questo incidente ha costretto le acque a infiltrarsi nei capannoni e lungo le strade del presidio della Marina Militare.
L’incidente ha generato timori e interrogativi sulla stabilità delle strutture, particolarmente per quanto riguarda il bacino che, situato a 12 metri sotto il livello del mare, è lungo 250 metri. La rapidità dell’inondazione ha costretto il personale presente ad evacuare, fortunatamente senza conseguenze fisiche. La Uil Pa, attraverso il proprio portavoce, ha sottolineato che una situazione simile nei momenti di maggiore affollamento avrebbe potuto risultare devastante.
Il ruolo della Uil Pa e le richieste di chiarimenti
Gaetana Pisarra, segretaria della Uil Pa dell’Arsenale di Taranto, ha espresso una profonda preoccupazione per la sicurezza dei lavoratori, evidenziando che l’assenza di personale al momento della tragedia è stato semplicemente un colpo di fortuna. La sindacalista ha annunciato la richiesta di un incontro urgente con la Direzione per discutere le cause dell’accaduto e valutare i danni subiti dalle infrastrutture, oltre a possibili sversamenti nel Mar Piccolo.
L’accento viene posto non solo sulla necessità di affrontare le implicazioni immediate dell’incidente, ma anche sulla volontà di garantire che simili situazioni non si verifichino in futuro. Ulteriori analisi potrebbero contribuire a evitare ripercussioni a lungo termine sulla sicurezza del personale.
Il contesto delle recenti ristrutturazioni e il futuro della struttura
Discusse problematiche di sicurezza e lavori di consolidamento
La questione della sicurezza viene ulteriormente alimentata dalle recenti ristrutturazioni della barca-porta. Ignazio Barbuto, Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, ha espresso la sua preoccupazione circa le cause del cedimento. Se si accertasse che il collasso è imputabile alla barca-porta, si tratterebbe di una grave violazione, considerando che la struttura era stata sottoposta a lavori di consolidamento solo alcuni mesi fa.
Il varo della nuova barca-porta, avvenuto sette mesi fa, era stato accolto con ottimismo proprio per prevenire eventi del genere. La notizia di un cedimento così repentino pone interrogativi sulla qualità e sull’efficacia dei lavori effettuati e sulla valutazione della manutenzione generale dell’infrastruttura.
Con l’incontro proposto dalla Uil Pa imminente, le autorità dovranno fornire un’analisi dettagliata delle cause e delle responsabilità , al fine di garantire che la sicurezza dei lavoratori e l’integrità delle strutture siano sempre una priorità . La comunità locale, così come i dipendenti, attendono risposte concrete e misure preventive per evitare che simili incidenti possano ripetersi in futuro.