Celano: Il Nuovo Libro Svela le Origini della Comunità e i Conflitti del XIII Secolo

Celano: Il Nuovo Libro Svela le Origini della Comunità e i Conflitti del XIII Secolo

Presentato a Celano il libro “Quando tutto ebbe inizio”, che esplora le radici storiche della comunità celanese e gli eventi del XIII secolo, con focus sulla devastazione del 1223.
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Celano: Il Nuovo Libro Svela le Origini della Comunità e i Conflitti del XIII Secolo - Gaeta.it

Una significativa partecipazione si è registrata nella Chiesa della Madonna delle Grazie a Celano, dove si è tenuta la presentazione del libro “Quando tutto ebbe inizio”. Questo lavoro, realizzato dall’Associazione Culturale “Osvaldo Costanzi”, è un’opera che tocca profondamente le radici storiche della comunità celanese, esplorando eventi cruciali che segnarono la località nel XIII secolo.

La genesi del libro e il suo significato

“Quando tutto ebbe inizio” è un’opera che unisce testi dell’architetto Edoardo Castellucci e illustrazioni di Marco D’Agostino, un disegnatore proveniente da Montesilvano. La pubblicazione si concentra sulla devastazione di Celano avvenuta nel 1223 per mano di Federico II e sulla conseguente dispersione dei suoi abitanti verso Calabria, Sicilia e Malta. Questo libro, realizzato in occasione dell’ottocentesimo anniversario dell’accaduto, nasce dall’importante Chronica di Riccardo da San Germano integrata con un recente commento della studiosa tedesca Stefani Hamm, pubblicato nel 2022.

In particolare, il titolo scelto per l’opera rimanda a un momento cruciale della storia, evidenziando come il destino di Celano Vecchia, situata sul “Sasso di Celano” o Monte Tino, fosse già segnato poco dopo l’incoronazione di Federico Ruggero di Hohenstaufen. Con questo lavoro, si offre una ricostruzione accurata di un periodo complesso, che ha avuto profonde ripercussioni sull’identità e sull’esistenza della comunità locale.

Dettagli sulla struttura del libro e i temi trattati

L’opera è suddivisa in due sezioni principali. La prima parte analizza il conflitto tra Federico Ruggero di Hohenstaufen, noto come lo Stupor Mundi, e Tommaso Conte di Celano, che si eresse come leader in difesa dei diritti feudali contro il potere centralizzato dell’imperatore Federico II. Questo scontro si sviluppò principalmente tra l’Abruzzo marsicano e il Molise, ponendo in evidenza le tensioni socio-politiche dell’epoca.

Il libro racconta come la fedeltà dei celanesi a Tommaso Conte abbia comportato il loro esilio e successiva deportazione nel 1224, un evento che ha segnato la vita di molti. La fine di questa prima parte del libro include il ritorno dei celanesi in patria nel 1227 e l’inizio della ricostruzione di Celano nel suo attuale sito sul Colle di San Flaviano.

Nella seconda sezione, viene presentata una descrizione dei personaggi chiave—tra cui Tommaso da Celano, Federico II e altri—e dei luoghi significativi coinvolti nella vicenda. L’autore fornisce ampie informazioni su Celanum, Rocca Magenulfi e Rocca Bojanum, offrendo un contesto che rende più chiari gli eventi trattati.

Interventi e partecipazione alla presentazione

Alla presentazione del libro, sono intervenuti diversi relatori di rilievo. Tra questi, Pierluigi Panunzi, vicepresidente della Fondazione Carispaq; Daniel Azzopardi, ambasciatore di Malta in Italia; e Joan Agius, sindaca di Zejtun. Questi interventi hanno arricchito l’evento, sottolineando l’importanza culturale e storica dell’opera presentata. La partecipazione di figure di spicco ha enfatizzato come questo libro non sia solo un’opera letteraria, ma anche un significativo contributo alla memoria storica di Celano e delle sue comunità disperse.

L’evento ha rappresentato non solo un momento di riflessione sul passato, ma anche un’occasione per rafforzare legami attraverso la condivisione della storia.

Ultimo aggiornamento il 11 Gennaio 2025 da Armando Proietti

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