Sono passati trentacinque anni dal lancio del telescopio spaziale hubble, un dispositivo che ha rivoluzionato l’osservazione dell’universo. Il 24 aprile 2025, NASA ed ESA hanno voluto celebrare questa ricorrenza pubblicando una serie di immagini eccezionali che mostrano la vastità e la complessità del cosmo. Hubble ha permesso agli astronomi di osservare lo spazio lontano in modo molto più dettagliato rispetto ai telescopi a terra, grazie alla sua posizione fuori dall’atmosfera terrestre e a strumenti estremamente sensibili.
il contesto scientifico del telescopio hubble
Il telescopio hubble è stato posizionato in orbita terrestre nel 1990 con l’obiettivo di superare i limiti imposti dall’atmosfera. La sua capacità di osservare oltre l’ultravioletto e fino al vicino infrarosso ha aperto nuove finestre su diverse classi di fenomeni astronomici. L’assenza di disturbi atmosferici lo ha reso almeno dieci volte più nitido rispetto ai telescopi terrestri dell’epoca. Questo ha consentito la scoperta di oggetti con luminosità estremamente bassa, invisibili ad occhio nudo o con strumenti convenzionali. In 35 anni hubble ha accompagnato molte missioni scientifiche importanti, confermando la sua funzione come “occhio nello spazio”.
Immagini dettagliate di marte e la luna phobos
Le immagini di Marte scattate adesso mostrano il pianeta con una chiarezza particolare. Tra il 28 e il 29 dicembre 2024 hubble ha catturato due foto che ritraggono lati diversi di Marte, evidenziando la luna Phobos in entrambe. Le immagini hanno messo in rilievo dettagli particolari come le calotte polari, nubi sparse e le varie caratteristiche della superficie, utili agli scienziati per studiare meglio il clima, la morfologia e i cambiamenti stagionali del pianeta rosso.
scoperte e contributi scientifici di hubble
Nel corso degli anni, hubble ha permesso agli astronomi di scoprire miliardi di galassie risalenti all’epoca primordiale dell’universo. Le sue osservazioni più note includono i cosiddetti “campi profondi”, immagini che hanno rivelato la presenza di galassie lontane e giovani, fondamentali per comprendere l’evoluzione cosmica. I dati raccolti hanno aiutato a misurare con precisione il tasso di espansione dell’universo, noto come costante di Hubble, offrendo elementi per studiare fenomeni ancora poco chiari.
Hubble ha rivelato inoltre che buchi neri supermassicci si trovano comunemente al centro delle galassie, influenzandone la dinamica e la formazione. Per la prima volta gli studiosi hanno potuto analizzare le atmosfere di pianeti extrasolari, individuando componenti chimici che aprono la strada alla ricerca di ambienti abitabili. L’energia oscura, un elemento che accelera l’espansione dell’universo, è un’altra scoperta legata alle osservazioni di questo telescopio.
Il telescopio del popolo e la sua eredità nel panorama astronomico
Hubble è conosciuto come “il telescopio del popolo” per via del suo impatto sul grande pubblico e sull’intera comunità scientifica. Ha ispirato una nuova generazione di strumenti, a partire dal telescopio James Webb, che ora studia l’universo nelle lunghezze d’onda infrarosse. Senza le osservazioni di hubble, il progetto del James Webb, lanciato qualche anno fa, non sarebbe mai diventato realtà.
Oggi hubble e James Webb si affiancano per studiare esopianeti, galassie e altre strutture cosmiche. La collaborazione tra i due permette approfondimenti più completi, coprendo bande spettrali differenti. Nel 2025, il telescopio vecchio di trentacinque anni continua a fornire dati cruciali, dimostrando la longevità e il valore scientifico di questa missione che ha cambiato il modo di guardare il cielo.