In un connubio straordinario tra tradizione e innovazione, l’agriturismo Seguire Le Botti, situato nella provincia di Latina, ha ospitato il 21 novembre 2024 una cena che ha unito le abilità di due chef rinomati nel panorama gastronomico laziale. Iside De Cesare di La Parolina e Pasquale Minciguerra di Seguire Le Botti hanno dato vita a un menù che ha reso omaggio non solo al Lazio, ma anche alle tradizioni culinarie delle regioni confinanti, come Toscana e Umbria. Una serata all’insegna dei sapori ricercati e di una cucina consapevole è stata l’ideale per far risaltare le eccellenze del territorio.
Un’esplorazione gastronomica tra Lazio e regioni limitrofe
La serata ha preso avvio con una selezione di amuse bouche, presentati come un vero benvenuto dagli chef, sei creazioni che riflettono una cucina semplice ma ricercata. Queste piccole delizie sono state accompagnate da pane caldo, preparato con maestria dal sous chef Alessandro Guratti, e un filo d’olio nuovo di Cantina Sant’Andrea. L’obiettivo era chiaro: offrire un assaggio della cucina laziale arricchita da ingredienti freschi e locali. Le portate successive hanno rappresentato una celebrazione nei confronti dei prodotti di stagione.
Il primo antipasto, “Profumi d’autunno”, ha saputo sorprendere con toni intensi di tartufo, zucca, funghi e nocciola. Un piatto che ha catturato l’essenza dell’autunno con la sua varietà di consistenze e sapori. Dall’altra parte, la chef De Cesare ha proposto la “Coscia di coniglio leprino”, un secondo piatto che faceva riferimento al coniglio leprino, una specialità tipica del viterbese, a cui ha abbinato carote, un fondo vegetale e aromatiche fresche del suo orto.
Il momento clou della serata è arrivato con la presentazione dei primi piatti. Iside De Cesare ha deliziato gli ospiti con i “Cappelletti in brodo progressivo”, un richiamo ai suoi studi sulle tradizioni culinarie locali, mentre Pasquale Minciguerra ha eseguito un secondo piatto di galletto servito con purè di topinambur, mandarino e spinaci. Ogni portata si è rivelata un viaggio di sapori che raccontava storie affascinanti legate ai luoghi di origine degli ingredienti.
La dolcezza dell’innovazione: un gran finale con dessert
Quale miglior modo di continuare un pasto indimenticabile se non con dolci preparazioni che celebrano le tradizioni italiane? Andrea Amato, pastry chef del ristorante, ha firmato il pre-dessert “Limone e cedrina”, una vera ode agli agrumi che ha stupito con le sue diverse forme e consistenze. Questo piatto è stato una dolce transizione verso il dessert principale: ravioli di crema al limone con frutti rossi e verbena, un abbinamento fortunato dal punto di vista di contrasto di temperature e sapori. La chef De Cesare ha anche concluso la serata con una selezione di dolci regionali, creando un percorso attraverso le varie tradizioni dolciarie italiane.
Ogni piatto è stato armonizzato da un’accurata selezione di vini di Cantina Sant’Andrea, arricchendo ulteriormente l’esperienza culinaria e affermando l’importanza del pairing tra cibo e vino, elemento fondamentale della cultura gastronomica italiana.
Chef Minciguerra e chef De Cesare: eccellenze a confronto
Pasquale Minciguerra, chef di Seguire Le Botti, ha espresso la sua soddisfazione per la serata, sottolineando quanto fosse stimolante collaborare su un progetto che lega il Lazio da nord a sud. Napoletano ma trapiantato nel Lazio, Minciguerra ha portato nel suo ristorante un amore autentico per la cucina locale. La sua preparazione si basa sulla freschezza e qualità degli ingredienti, unita a una forte attenzione per le tecniche tradizionali.
Iside De Cesare, chef di La Parolina e figura di spicco nella gastronomia laziale, ha una carriera che affonda le radici in esperienze di alto livello, consolidate in ristoranti stellati. Il suo approccio riflette una combinazione di passione e competenza, elementi che hanno portato La Parolina a ottenere il riconoscimento della stella Michelin. Entrambi gli chef si sono trovati in sintonia nel celebrare le storie e le tradizioni del Lazio, dimostrando come ingredienti e preparazioni possano raccontare una regione.
Questo sodalizio culinario non ha solo sorpreso i partecipanti, ma ha anche messo in luce l’importanza di valorizzare i prodotti locali attraverso la cucina, un messaggio chiaro e forte per il futuro della gastronomia laziale e italiana.
Ultimo aggiornamento il 23 Novembre 2024 da Elisabetta Cina