Celebrazioni e musica: "Canta, Suona e Cammina" festeggia dieci anni di passione musicale a Napoli

Celebrazioni e musica: “Canta, Suona e Cammina” festeggia dieci anni di passione musicale a Napoli

Il 14 dicembre, il Conservatorio di Napoli celebra il decennale del progetto “Canta, Suona e Cammina”, che promuove la musica tra i giovani delle aree vulnerabili, favorendo inclusione sociale e crescita culturale.
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Celebrazioni e musica: "Canta, Suona e Cammina" festeggia dieci anni di passione musicale a Napoli - Gaeta.it

Sabato 14 dicembre, il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli ospiterà un evento speciale per festeggiare il decennale del progetto “Canta, Suona e Cammina”. Questa iniziativa ha come obiettivo principale quello di promuovere la musica tra i giovani, offrendo loro opportunità di crescita culturale e sociale in alcune delle aree più difficili della città. Il programma prevede, tra l’altro, la proiezione di un documentario che mette in luce il percorso di queste bande musicali, formate principalmente da ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 15 anni.

Un progetto formativo di successo

La missione di “Canta, Suona e Cammina” è chiara: creare un percorso di inclusione sociale attraverso la musica. La formazione musicale non è solo un’attività extracurricolare, ma diventa uno strumento di riscatto e integrazione per molti ragazzi. Il progetto non si limita a Napoli, ma si estende anche nei comuni limitrofi come Afragola, Ercolano e Pompei, coinvolgendo ben 350 giovani talenti. Questi giovani musicisti sono stati selezionati tra le parrocchie delle aree più vulnerabili, dimostrando come la musica possa fungere da ponte per la speranza e l’opportunità.

Le bande musicali, composte da giovani talenti, sono un riflesso della vitalità e della creatività di Napoli. La preparazione e l’impegno di questi ragazzi, che hanno l’opportunità di esibirsi in contesti prestigiosi, come il Conservatorio, sono testimonianze del potere trasformativo della musica nella vita delle persone. Le performance musicali recenti, curate dai maestri Eugenio Ottieri e Roberto Gaudino, promettono di emozionare il pubblico, mettendo in evidenza non solo le capacità musicali, ma anche la crescita personale dei partecipanti.

L’importanza dei partner del progetto

Il successo di “Canta, Suona e Cammina” è il risultato di una sinergia tra diverse istituzioni e associazioni. La Curia Arcivescovile di Napoli e la Regione Campania giocano un ruolo fondamentale nel sostegno dell’iniziativa, grazie alla collaborazione con Scabec e la Fondazione Fare Chiesa e Città. Questa rete di alleanze ha permesso di realizzare un progetto educativo che non si limita solo alla musica, ma si estende a fortificare i legami comunitari e a dare voce alle esperienze di vita di molti ragazzi.

Durante l’evento, la Sala Scarlatti del Conservatorio diventerà un palcoscenico per le voci e gli strumenti dei giovani musicisti, mentre le autorità locali, inclusi il direttore Gaetano Panariello e il cardinale emerito Crescenzio Sepe, porteranno i loro saluti e sostegno, evidenziando l’importanza della musica come strumento di crescita e di coesione sociale. Questo evento non si limita a essere una celebrazione, ma rappresenta un’opportunità per riflettere sull’impatto che iniziative culturali come queste possono avere nelle vite dei giovani e delle loro comunità.

Il futuro della musica e dei giovani

Cosa riserverà il futuro a “Canta, Suona e Cammina”? Con la crescita delle bande musicali e l’incremento dell’interesse verso l’educazione musicale tra i giovani, ci sono buone prospettive. La musica, come un linguaggio universale, continua a rompere le barriere sociali e culturali, trasformando il modo in cui i giovani interagiscono con il mondo. Programmi come questo non solo migliorano le abilità musicali, ma insegnano anche valori importanti come la disciplina, il lavoro di squadra e la resilienza.

La speranza è che il successo di queste iniziative possa stimolare ulteriori progetti e investimenti nel campo dell’educazione artistica, per garantire che ogni giovane abbia l’opportunità di esprimere il proprio talento, indipendentemente dal contesto sociale di partenza. L’evento del 14 dicembre sarà, quindi, non solo una celebrazione di ciò che è stato fatto, ma anche un invito a continuare a investire nel futuro dei giovani attraverso la musica.

Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2024 da Laura Rossi

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