Celebrazioni musicali: la Sapienza ospita il Quatuor Diotima per Boutondage e Schönberg

Celebrazioni musicali: la Sapienza ospita il Quatuor Diotima per Boutondage e Schönberg

Il 22 marzo, il Quatuor Diotima celebra i 150 anni di Schönberg e il centenario di Boulez con un concerto all’Aula Magna della Sapienza, unendo capolavori di Beethoven, Schönberg e Boulez.
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Celebrazioni musicali: la Sapienza ospita il Quatuor Diotima per Boutondage e Schönberg - Gaeta.it

In un evento che si preannuncia emozionante, l’Istituzione Universitaria dei Concerti celebra il 150º anniversario di Arnold Schönberg e il centenario di Pierre Boulez. L’appuntamento è fissato per il 22 marzo alle 17.30, presso l’Aula Magna della Sapienza, dove il Quatuor Diotima, un prestigioso quartetto francese, presenterà un programma che unisce capolavori di Beethoven, Schönberg e Boulez. Questo concerto rappresenta una delle tappe più significative del ciclo dedicato alla musica contemporanea, accogliendo l’interpretazione di opere fondamentali del XIX e XX secolo.

Il Quatuor Diotima: un ensemble dedicato alla musica contemporanea

Fondato nel 1996 da un gruppo di studenti del Conservatoire National Supérieur de Musique de Paris, il Quatuor Diotima si è rapidamente affermato come uno dei principali ensemble da camera in Europa. La formazione, composta da Yun-Peng Zhao e Léo Marillier al violino, Franck Chevalier alla viola e Alexis Descharmes al violoncello, si distingue per la sua dedizione alla musica contemporanea e per l’interpretazione di opere storiche. Il quartetto ha sempre messo l’accento sulla ricerca e sull’esecuzione di nuovi brani, rendendo omaggio ai maestri del passato mentre esplora le composizioni più attuali. La loro missione è quella di proiettare nuove luci su opere classiche, rinnovando il dialogo tra tradizione e innovazione.

Il programma del concerto: un viaggio musicale tra epoche

Il programma della serata è articolato in una selezione che include quattro movimenti del “Livre pour Quatuor” di Boulez, insieme al Quartetto n. 13 di Beethoven e al secondo Quartetto di Schönberg. La partecipazione del soprano olandese Lenneke Ruiten arricchisce ulteriormente l’evento, apportando una dimensione vocale al repertorio strumentale. L’esecuzione di opere così diverse tra loro permette di esplorare le interconnessioni tra i compositori, presentando le loro influenze reciproche e il dialogo attraverso il tempo. La capacità del Quatuor Diotima di rendere viva la musica di autori come Schönberg, Berg e Webern, accanto ai classici come Beethoven e Schubert, rende ogni esibizione unica e suggestiva.

Il legame tra i musicisti e Boulez

Un elemento significativo del concerto è il legame tra il Quatuor Diotima e Pierre Boulez. In un incontro memorabile nel 2011, i musicisti hanno avuto l’opportunità di presentare il loro progetto con il maestro, che si è dimostrato entusiasta dell’idea di dare una nuova vita alle sue idee musicali. Il loro scambio ha portato a una collaborazione che ha influenzato profondamente il lavoro del quartetto nei successivi anni, offrendo spunti preziosi e approfondimenti sulle opere di Boulez. Questa esperienza ha forgiato un legame profondo, sebbene non ci sia stata un’eccessiva familiarità dovuta alla differenza generazionale. I membri del quartetto hanno riconosciuto l’importanza di essere stati tra gli ultimi musicisti a lavorare ai lati di Boulez, testimoniando l’eredità musicale che continua a vivere attraverso le sue opere e le interpretazioni degli artisti contemporanei.

Il concerto del 22 marzo si configura quindi come un’opportunità imperdibile per gli appassionati di musica classica e contemporanea, promettendo di regalare momenti indimenticabili nel cuore della capitale italiana.

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