Celebrazioni storiche ad Ankawa: cristiani uniti nella Festa della Croce in Iraq

Celebrazioni storiche ad Ankawa: cristiani uniti nella Festa della Croce in Iraq

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Celebrazioni storiche ad Ankawa: cristiani uniti nella Festa della Croce in Iraq - Fonte: Vaticannews | Gaeta.it

Un evento di grande significato si sta svolgendo nel sobborgo di Ankawa, a Erbil, dove cattolici, ortodossi e assiri stanno celebrando insieme la Festa della Croce. Questa iniziativa rappresenta una significativa occasione di unità per le comunità cristiane del nord dell’Iraq, un Paese che sta cercando di rinascere dopo anni di violenza e disordini.

La festa della croce: un simbolo di unità e speranza

Una celebrazione che rompe le barriere

A partire dal 9 settembre e fino al 14 settembre, nel cuore di Ankawa, centinaia di cristiani provenienti da diverse confessioni religiose si sono uniti in una celebrazione che segna una tappa importante per la comunità. Si tratta della prima volta che cattolici, ortodossi e assiri si riuniscono per commemorare il ritrovamento della Santa Croce, un evento che riveste un significato profondo per la fede cristiana. La Croce è un simbolo di redenzione e speranza, ed il fatto che le differenti comunità si uniscano in questa celebrazione esprime non solo la loro spiritualità comune, ma anche una rinnovata volontà di superare le divisioni storiche che li hanno separati.

Durante questi giorni di festa, i partecipanti hanno pregato insieme in diverse chiese e preso parte a eventi culturali che hanno animato le strade di Ankawa, decorate con luci e colori vivaci. I momenti trascorsi insieme non hanno solo unito le varie confessioni, ma hanno anche ravvivato gli spiriti dopo anni di conflitti, regalando una nuova energia a una comunità desiderosa di rinascere.

Celebrazioni e processioni: un richiamo alla comunità

L’apertura ufficiale della Festa ha visto una suggestiva processione in cui una grande croce è stata portata alla chiesa assira d’Oriente di San Giovanni Battista. Questo momento è stato accompagnato da canti liturgici, in cui clero e fedeli hanno acceso grandi candele, simboleggiando l’adorazione e la luce della fede. L’arcivescovo di Erbil, monsignor Bashar Matti Warda, ha sottolineato l’importanza storica di questa iniziativa, dichiarando che “per molti anni le Chiese avevano celebrato separatamente questa commemorazione. L’unità di quest’anno ha rappresentato un cambiamento meraviglioso e significativo”, sostenuto dalla benedizione di autorità religiose di diverse confessioni.

Messaggi di speranza dalla chiesa assira d’oriente

Un discorso che invita alla riflessione

Durante i festeggiamenti, il Patriarca Mar Awa III ha pronunciato un discorso toccante in cui ha evidenziato come la celebrazione della Festa del Ritrovamento della Croce non sia solo un rito religioso, ma una manifestazione della forza e della resilienza delle comunità cristiane d’Oriente. Ha ricordato che, mentre la croce simboleggia la sofferenza, ricorda anche la gloriosa risurrezione di Cristo, un messaggio di speranza per tutti i cristiani. “Il gesto del segno della croce diventa quindi un modo per affermare la fede nella vita eterna e l’attesa del ritorno di Cristo”.

Importanza ecumenica dell’evento

Questa celebrazione si inserisce nel contesto di un impegno ecumenico che la Chiesa cattolica promuove attivamente. La partecipazione unita delle varie confessioni rappresenta un passo significativo verso la riconciliazione e la coesione tra i cristiani iracheni. Negli ultimi anni, la persecuzione e le crisi politiche hanno portato a una drammatica riduzione della popolazione cristiana in Iraq, ma gli eventi come quello di Ankawa raccontano una storia di speranza e solidarietà, creando un nuovo spazio per riflessioni e confronti tra le diverse comunità religiose.

Una nuova era per i cristiani iracheni

Mentre molti cristiani hanno scelto di lasciare l’Iraq cercando rifugio altrove in seguito ai conflitti, il Festival della Croce sottolinea la determinazione di quelli rimasti a ricostruire le proprie vite e le proprie comunità. Senza dati ufficiali, le stime indicano che in Iraq restino circa 300.000 cristiani, un numero insufficiente ma che non ha spento la speranza. La Festa della Croce di Ankawa è un chiaro segnale che, nonostante le divisioni passate e le difficoltà attuali, le comunità cristiane possono unirsi per celebrare la loro fede comune e guardare con fiducia al futuro.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

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