Celine Dion si è trovata recentemente al centro dell’attenzione per la controversia riguardante l’uso della sua celebre ballata ‘My Heart Will Go On’, il famoso tema del film ‘Titanic’. L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha trasmesso il brano durante un evento della sua campagna presidenziale a Bozeman, nel Montana, scatenando l’indignazione della cantante e del suo team. Questo episodio solleva interrogativi sull’uso della musica degli artisti in contesti politici e i diritti degli autori.
La denuncia di Celine Dion
L’uso non autorizzato della canzone
In una dichiarazione diffusa attraverso il suo profilo su X, il team di Dion ha chiarito la sua posizione riguardo all’uso della canzone. La cantante, che ha raggiunto la fama mondiale grazie alla sua potente voce e ai brani iconici, ha espresso il suo disappunto riguardo all’utilizzo della sua musica in un contesto politico. La comunicazione del management ha sottolineato: “Celine Dion e la sua casa discografica SONY MUSIC ENTERTAINMENT CANADA sono venuti a conoscenza di un utilizzo non autorizzato di video, registrazioni e performance musicali della canzone ‘My Heart Will Go On’ in occasione di un comizio tenutosi in Montana. In nessun modo questa cosa è stata autorizzata e Celine Dion non approva questo tipo di operazione.” La dichiarazione si è conclusa con una nota sarcastica, evidenziando la scelta di una canzone legata al naufragio di un famoso transatlantico, facendo riferimento al contesto emotivo che essa rappresenta.
La reazione della campagna di Trump
Nonostante le chiare posizioni espresse dal management di Dion, la campagna di Trump non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in risposta a questa controversia. Il silenzio da parte del team di Trump solleva interrogativi su come gli artisti musicali possano tutelarsi legalmente rispetto all’uso delle loro opere in contesti che non avrebbero mai immaginato, come le campagne politiche, e su quale sia l’effettivo rispetto per gli accordi di licenza e i diritti d’autore.
Il ritorno di Celine Dion
L’esibizione alle Olimpiadi di Parigi
Celine Dion ha recentemente fatto notizia anche per un altro motivo: il suo trionfale ritorno sul palco dopo un lungo periodo di stop forzato a causa della sindrome della persona rigida diagnosticata nel 2022. La cantante ha deliziato il pubblico alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi, segnalando così il suo ritorno in grande stile. Questo evento ha rappresentato non solo una tappa significativa nella sua carriera, ma anche un momento emotivo dato il suo lungo percorso di recupero.
Il successo del suo documentario
Inoltre, Celine Dion ha recentemente rilasciato il documentario ‘I Am: Celine Dion’ su Amazon Prime Video, che ha riscosso notevole successo, diventando il documentario di maggior incasso della piattaforma. Questa visibilità mediatica ha non solo riportato l’attenzione sul suo straordinario talento, ma ha anche aperto un dibattito sulla sua vita privata e le sfide affrontate nel corso della sua carriera. La puntata di attenzione sui suoi problemi di salute ha fatto sì che molti fan e osservatori stessero a fianco della cantante in un momento così delicato.
Precedenti storici di contestazioni
Altre controversie musicali
L’episodio di Celine Dion non è isolato; numerosi artisti hanno espresso il loro disappunto riguardo all’uso della loro musica da parte di politici, in particolare durante campagne elettorali. Ad esempio, Neil Young ha ottimato che Trump usasse le sue canzoni in eventi politici, mentre i ROLLING STONES hanno minacciato azioni legali dopo che un loro brano era stato suonato durante una manifestazione a Tulsa. Anche Ozzy e Sharon Osbourne hanno tentato di proteggere i diritti della loro musica, inviando un avviso al team di Trump per vietare l’uso di ‘Black Sabbath’.
Normative e diritti d’autore
Da un punto di vista legale, i politici possono accedere alla musica attraverso licenze specifiche senza necessità di chiedere autorizzazione diretta agli artisti. Le campagne possono acquistare pacchetti da agenzie di diritti musicali, ottenendo legalmente l’accesso a milioni di brani. Tuttavia, va notato che gli artisti hanno il diritto di richiedere la rimozione delle loro canzoni da tali elenchi, mettendo in luce la complessità delle relazioni tra creatori e utilizzatori nel campo musicale.