Centrale Unica 118 Chieti-Pescara: gestione confusa e costi eccessivi mettono a rischio i soccorsi

Centrale Unica 118 Chieti-Pescara: gestione confusa e costi eccessivi mettono a rischio i soccorsi

Critiche del Movimento 5 Stelle sulla gestione della Centrale Unica 118 di Chieti-Pescara: costi elevati, disorganizzazione e doppia direzione mettono a rischio l’efficienza dei soccorsi.
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Centrale Unica 118 Chieti-Pescara: gestione confusa e costi eccessivi mettono a rischio i soccorsi - Gaeta.it

La Centrale Unica 118 Chieti-Pescara, progettata per migliorare l’efficienza dei soccorsi, è al centro di polemiche sui costi e sull’organizzazione operativa. Il consiglio regionale del Movimento 5 Stelle critica la gestione del servizio, evidenziando le spese elevate per la sede e la frammentazione della direzione. Gli interrogativi su come affrontare questo problema si fanno sempre più pressanti, con richieste di chiarezza da parte delle autorità regionali.

Critiche alla gestione della centrale unica

Secondo il consigliere regionale del M5S, Francesco Taglieri, la Centrale Unica dovrebbe fornire un servizio efficace, ma la realtà è ben diversa. “Abbiamo una struttura che invece di funzionare come dovrebbe è segnata dalla disorganizzazione”, ha affermato. Il costo di oltre 1,6 milioni di euro per affittare una palazzina all’interno dell’Aeroporto d’Abruzzo è stato descritto come una scelta “inspiegabile e dannosa”. Secondo Taglieri, esistevano opzioni di strutture già pronte a costo zero, che avrebbero potuto evitare un tale esborso.

Questa situazione economica, unita a una gestione inefficiente, sta mettendo a rischio il servizio di emergenza, essenziale per la sicurezza dei cittadini. La predisposizione di un ambiente adeguato è fondamentale per garantire le operazioni tempestive e coordinate dei soccorsi, ma ciò sembra mancare, gettando un’ombra sulla capacità operativa della Centrale.

Doppia gestione: un ostacolo all’efficienza

Oltre ai problemi legati alla sede, il servizio 118 è gestito da due Unità Operative Complesse distinte, una per l’ASL di Chieti e una per l’ASL di Pescara. Questa divisione crea confusione e ritardi decisionali, complicando il coordinamento durante gli interventi di emergenza. “È assurdo parlare di Centrale Unica quando in realtà esistono due enti separati”, continua Taglieri, sottolineando l’inefficienza derivante dalla sovrapposizione delle competenze che rallenta i processi decisionali.

La pubblicazione di un bando per un nuovo direttore della UOC per il servizio 118 della ASL Lanciano-Vasto-Chieti ha sollevato nuove preoccupazioni. Questo passo sembra confermare la volontà di mantenere la gestione attuale, contribuendo a mantenere lo status quo, che i rappresentanti del M5S considerano un reale fallimento. La mancanza di una strategia unitaria potrebbe compromettere seriamente la risposta alle emergenze, situazione che richiede un intervento immediato da parte della Regione.

Le prospettive future per il servizio 118

Nel documento di economia e finanza regionale 2025-2027, si legge che la Regione Abruzzo intende attualizzare l’affidamento del servizio di elisoccorso e definire una rete di elisuperfici idonea. Tuttavia, l’idea di dotare il servizio di un’eliambulanza attiva anche di notte si trova in una fase critica. La carenza di fondi e risorse finanziarie adeguate mina seriamente la fattibilità di questo progetto, evidenziando la distanza tra le dichiarazioni politiche e la realtà operativa.

Il Movimento 5 Stelle ha sollecitato chiarimenti dalle autorità regionali riguardo la scelta di avere due UOC distinte e le misure che si intendono adottare per garantire un’integrazione effettiva del servizio 118. In particolare, si chiede se verranno riviste le decisioni legate alla sede, per evitare spese non necessarie che impattano negativamente sugli equilibri finanziari della sanità.

L’urgenza di un intervento legislativo

La situazione attuale richiederà l’attenzione del Consiglio Regionale, e a breve il Presidente Marco Marsilio e l’Assessore Nicoletta Verì dovranno affrontare l’interpellanza presentata dal M5S per chiarire le responsabilità sullo stato della Centrale Unica. Non vi è dubbio che un uso non ottimale delle risorse pubbliche possa aggravare ulteriormente la situazione di disavanzo della sanità nelle prossime settimane.

Con i cittadini che potrebbero sentirsi colpiti da aumenti di tasse per coprire le lacune finanziarie, l’attenzione su questa questione è più che mai necessaria. La fiducia nel sistema sanitario pubblico dipende da una gestione trasparente e responsabile delle risorse, e il M5S continua a vigilare affinché tale trasparenza venga rispettata, promuovendo un’organizzazione adeguata e sostenibile per i servizi d’emergenza.

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