Centrodestra all'attacco: approvati debiti fuori bilancio per il depuratore, si chiede trasparenza

Centrodestra all’attacco: approvati debiti fuori bilancio per il depuratore, si chiede trasparenza

Il consiglio comunale di Ostia approva debiti per la manutenzione del depuratore, scatenando polemiche e richieste di trasparenza da parte dell’opposizione, che minaccia azioni legali contro l’amministrazione.
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Centrodestra all'attacco: approvati debiti fuori bilancio per il depuratore, si chiede trasparenza - Gaeta.it

Un amaro bilancio quello che emerge dal recente consiglio comunale di Ostia, dove la maggioranza ha dato il via libera a debiti fuori bilancio per la manutenzione del depuratore. Questo atto ha sollevato un vespaio di polemiche fra le forze politiche che, da parte loro, chiedono chiarezza e responsabilità nell’uso delle risorse pubbliche. I rappresentanti dell’opposizione sono decisi a far luce sulla gestione dei lavori, annunciando possibili azioni legali e denunce verso l’amministrazione.

Polemica sull’assenza di responsabilità

Il centrodestra non risparmia critiche nei confronti della Sindaca Gubetti e della sua giunta, accusando un’incapacità cronica nella gestione delle finanze pubbliche. In una nota stampa, i membri dell’opposizione hanno affermato: “È ora di dire basta a questa amministrazione di incapaci.” Questo sentimento di frustrazione è in parte alimentato dai debiti accumulati dalla società Ostilia nei confronti del Comune di Cerveteri, che ammontano a circa 2 milioni di euro. Un contenzioso che si trascina ormai da anni e che, secondo l’opposizione, grava ulteriormente sulle spalle dei cittadini.

Anche le cifre parlano chiaro

Recentemente, il consiglio comunale ha approvato una cifra di circa 119 mila euro destinata a lavori di manutenzione straordinaria del depuratore. I rappresentanti dell’opposizione fanno notare che, nonostante l’aspetto positivo del comune che si è fatto carico della manutenzione dopo l’abbandono della società Ostilia, la situazione finanziaria è tutt’altro che chiara. Sollevano interrogativi riguardo al fatto che i costi per i lavori di danneggiamento effettuati dalla società non avrebbero dovuto gravare sui cittadini. Secondo loro, il Comune avrebbe dovuto avviare atti di recupero e inserirli nella procedura di concordato fallimentare della società.

Queste domande, rivolte direttamente alla Sindaca durante il consiglio comunale, rimangono senza risposta, sollevando ulteriori sospetti sulla buona gestione delle risorse del Comune.

Chiarezza sul concordato fallimentare

Diverse le domande lanciate dall’opposizione riguardo la posizione della società Ostilia nel concordato fallimentare. “A quanto ammonta la cifra inserita nel concordato fallimentare?” si chiedono i rappresentanti del centrodestra. Le loro indagini indicano che solo la parte tributaria sarebbe di circa 600.000 euro. Ma il resto, che sembra ammontare a circa 1,8 milioni di euro spesi in danno, non risulta comprendere nella lista dei crediti da recuperare. Un dato che pone interrogativi su quanto il Comune stia facendo per tutelare i propri interessi e quelli dei cittadini.

Da qui, nasce la proposta di avviare azioni legali, sia nei confronti della società inadempiente, sia contro l’amministrazione, accusata di orchestrare una gestione irresponsabile nelle scelte finanziarie che potrebbero dare origine a danni erariali.

Richiesta di trasparenza e responsabilità

I membri dell’opposizione hanno promesso di continuare a fare pressione affinché venga fatta chiarezza su questi conti pubblici. “È il momento di far sentire la voce dei cittadini,” affermano. Non solo intendono portare la questione all’attenzione della Corte dei Conti, ma si dicono pronti a presentare un’istanza di fallimento per costringere Ostilia a ottemperare ai pagamenti dovuti.

La situazione attuale del depuratore a Campo di Mare è il simbolo di una crisi più ampia che affligge la gestione comunale: la comunità richiede ora sincerità e azioni concrete per rimediare a queste irregolarità. La battaglia politica si preannuncia serrata, con lo sfondo di un’amministrazione che si trova sotto pressione e sotto esame per il suo operato.

Ultimo aggiornamento il 24 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina

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