Cerasuolo d’Abruzzo emerge al Vinitaly: il vino che conquista le nuove generazioni

Cerasuolo d’Abruzzo emerge al Vinitaly: il vino che conquista le nuove generazioni

Il Cerasuolo d’Abruzzo si afferma al Vinitaly come vino emergente del 2024, con un incremento della produzione e strategie mirate per espandere la sua presenza sui mercati internazionali.
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Cerasuolo d’Abruzzo emerge al Vinitaly: il vino che conquista le nuove generazioni - Gaeta.it

Il Vinitaly di Verona ha accolto il Cerasuolo d’Abruzzo, che si è affermato come il vino emergente dell’anno, suscitando l’interesse soprattutto tra i giovani appassionati. Grazie a una combinazione di qualità e identità regionale, questo vino sta guadagnando una fetta di mercato in continua espansione, affermandosi anche sui palcoscenici internazionali. Durante la masterclass condotta dal noto giornalista Filippo Bartolotta, il Cerasuolo d’Abruzzo ha dimostrato le sue potenzialità future, allineandosi con le nuove tendenze del settore enologico.

Il successo del Cerasuolo d’Abruzzo

Nel corso del 2024, le cantine abruzzesi hanno registrato un incremento significativo della produzione di Cerasuolo d’Abruzzo, con circa 9 milioni di bottiglie imbottigliate, una gran parte delle quali destinate ai mercati esteri. Questo risultato si traduce in un’espansione delle vendite e in un crescente riconoscimento del vino abruzzese su scala globale. La vendemmia di quest’anno ha portato alla produzione di oltre 116mila ettolitri di Cerasuolo d’Abruzzo, un aumento del 22% rispetto ai 95mila ettolitri del 2023. Questi dati, seppur ottenuti in un’annata difficile a causa di una prolungata siccità, evidenziano la resilienza dei viticoltori locali, che sono riusciti a superare le difficoltà climatiche e a consegnare un prodotto di alta qualità.

Un progetto per valorizzare il Cerasuolo d’Abruzzo

Il Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo ha lanciato un progetto per caratterizzare ulteriormente il colore del Cerasuolo d’Abruzzo. Quest’iniziativa mira a tutelare la denominazione legata al territorio, enfatizzando l’importanza di questo vino rosato prodotto nella regione. Il vicepresidente del consorzio, Emanuele Imprudente, ha messo in evidenza la specificità del Cerasuolo, sottolineando che “in Abruzzo non esiste un vino rosé, ma esclusivamente il Cerasuolo d’Abruzzo,” che rappresenta l’identità gastronomica e culturale della regione.

Imprudente ha anche affermato che il Cerasuolo ha il potenziale per aprire a nuove opportunità di mercato. La strategia messa in atto al Vinitaly punta ad esaltare le qualità di questo vino, considerato trasversale e adatto a diverse occasioni di consumo. Attraverso un approccio mirato, gli autori del progetto si propongono di attrarre l’attenzione di un pubblico più ampio e diversificato.

Partecipazione e riconoscimenti al Vinitaly

La masterclass “Cerasuolo d’Abruzzo, un assaggio al futuro” ha visto un’ampia partecipazione da parte di buyer internazionali e visitatori del Vinitaly. L’evento è stato concepito non solo per presentare il Cerasuolo, ma anche per informare i partecipanti sulle potenzialità e le peculiarità di questo vino che, affermano gli esperti, ha tutto il potenziale per affermarsi in mercati emergenti. La presenza di un pubblico qualificato ha permesso di avviare dialoghi fruttuosi e di raccogliere feedback preziosi che potrebbero influenzare le strategie future del settore vitivinicolo abruzzese.

Anche in un contesto di sfide e incertezze, il Cerasuolo d’Abruzzo continua a farsi strada, promuovendo non solo il vino ma anche il ricco patrimonio culturale della regione. Con l’aumento della visibilità e delle vendite all’estero, rappresenta un’opportunità concreta per valorizzare l’impegno degli agricoltori e l’unicità del territorio.

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