Cerimonia commemorativa per il sovrintendente Antonio Lippiello a Venezia

Cerimonia commemorativa per il sovrintendente Antonio Lippiello a Venezia

Venezia commemora il sovrintendente Antonio Lippiello, scomparso nel 2000 durante un’operazione antidroga, onorando il suo sacrificio e l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il crimine.
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Cerimonia commemorativa per il sovrintendente Antonio Lippiello a Venezia - Gaeta.it

Oggi Venezia ha reso omaggio al sovrintendente della Polizia di Stato Antonio Lippiello, scomparso tragicamente il 7 gennaio 2000. La cerimonia commemorativa ha avuto luogo a Mestre, dove amici, familiari e autorità hanno ricordato il suo eroico impegno durante un’operazione antidroga che gli costò la vita. Questo evento ha sottolineato l’importanza del suo sacrificio e il significativo contributo dei membri delle forze dell’ordine nella lotta contro il crimine.

Il tragico evento che ha segnato una città

La notte tra il 6 e il 7 gennaio 2000, Antonio Lippiello, all’epoca Capo pattuglia della Polizia di Stato, si trovava in servizio nell’ambito di un’operazione anti-droga. Durante una delle sue missioni, in uno scontro con due sospetti trafficanti di stupefacenti, Lippiello iniziò un inseguimento ad alta velocità. La situazione si aggravò quando i fuggitivi, in un tentativo di scappare, speronarono il veicolo di Lippiello due volte, portando a un drammatico incidente nei pressi dell’uscita Castellana.

Nell’impatto, il sovrintendente perse la vita, lasciando un vuoto incolmabile nella Polizia di Stato e nella comunità locale. Questo evento non solo segnò profondamente la vita dei suoi cari, ma rappresentò anche un serio richiamo alla necessità di sicurezza e alla determinazione con cui le forze dell’ordine affrontano il crimine ogni giorno.

La cerimonia di commemorazione

La cerimonia tenutasi oggi ha visto la partecipazione del Prefetto di Venezia Darco Pellos, del questore di Venezia Gaetano Bonaccorso e dell’assessore alla Sicurezza del Comune, Elisabetta Pesce. Un momento toccante della cerimonia è stata la celebrazione di una messa alla Parrocchia San Lorenzo Giustiniani a Mestre, a cui hanno partecipato autorità civili e militari, insieme ai colleghi di Lippiello che hanno condiviso anni di servizio con lui.

Dopo la messa, è stata deposta una corona di fiori presso il cippo commemorativo situato nella rotatoria “Castellana”. Qui, il cappellano della Polizia di Stato, Padre Piero Rizza, ha benedetto il monumento, rinnovando il ricordo del sacrificio di Lippiello e sottolineando l’importanza del suo operato. La presenza di numerosi colleghi, della moglie Alessandra, delle figlie e del fratello del poliziotto ha ulteriormente messo in evidenza la forte connessione che il sovrintendente aveva con la sua famiglia e il suo lavoro.

Riflessioni sul sacrificio e l’impegno della Polizia

Il questore Bonaccorso ha dedicato un momento per ricordare le virtù di Antonio Lippiello, parlando del suo impegno, della sua dedizione e dell’alto senso del dovere che ha caratterizzato la sua carriera. Il suo sacrificio è un richiamo costante per tutti gli agenti, una motivazione che continua a guidarli nella loro missione di proteggere e servire la comunità. La commemorazione di oggi ha offerto anche uno spunto di riflessione sulla sicurezza e il costante rischio cui sono sottoposti i membri delle forze dell’ordine sul campo. A 25 anni dalla sua morte, il ricordo di Lippiello resta vivido, incentivando l’impegno verso un servizio sempre più attento alla sicurezza pubblica.

Questo evento ha dimostrato come la memoria di un eroe possa e debba servire da esempio per le generazioni future di poliziotti e per l’intera comunità, ricordando a tutti l’importanza della dedizione e del servizio nei momenti di difficoltà.

Ultimo aggiornamento il 7 Gennaio 2025 da Sara Gatti

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