Cerimonia degli Ambrogini: un omaggio a Edgardo e Guglielmo Finzi con un abito commemorativo

Cerimonia degli Ambrogini: un omaggio a Edgardo e Guglielmo Finzi con un abito commemorativo

La cerimonia degli Ambrogini d’oro a Milano celebra la memoria dei stilisti Finzi, vittime del nazifascismo, attraverso un abito simbolico realizzato da studenti dell’IED per onorare la loro storia.
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Cerimonia degli Ambrogini: un omaggio a Edgardo e Guglielmo Finzi con un abito commemorativo - Gaeta.it

La cerimonia degli Ambrogini d’oro, appuntamento annuale atteso a Milano, quest’anno assume un significato particolare. Infatti, la presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi, indosserà un abito simbolico realizzato per rendere omaggio ai due stilisti milanesi Edgardo e Guglielmo Finzi. Questi ultimi, vittime del nazifascismo, furono deportati e morirono nei campi di concentramento, e la celebrazione si terrà al Teatro Dal Verme il giorno di Sant’Ambrogio, patrono della città.

Il progetto dietro l’abito

Il bozzetto dell’abito, ritrovato nel contesto del progetto delle pietre di inciampo, è stato realizzato con la collaborazione degli studenti dello IED di Milano. Questo ritrovamento, avvenuto dopo ottant’anni, è divenuto realtà grazie anche al supporto della Fondazione Cariplo. Attraverso questo abito, gli studenti non solo hanno reso omaggio alla memoria della famiglia Finzi, ma hanno anche ribadito l’importanza di preservare la storia della moda italiana e il suo legame con il contesto storico.

Il disegno dell’abito e la sua realizzazione rappresentano un ponte tra passato e presente. L’elemento commemorativo non si limita alla bellezza dell’outfit, ma include significati profondi legati alla dignità e alla memoria delle vittime del regime nazifascista. Questo gesto non è solo un tributo estetico, ma una finestra su una parte della storia milanese che deve essere ricordata e raccontata.

La storia della maison Finzi

La casa di alta moda Finzi si è affermata all’inizio del ‘900 come un simbolo dell’eleganza e dell’artigianalità italiana. Situata in via Manzoni, la maison era un punto di riferimento per l’alta moda, fresca di innovazioni stilistiche e capace di attrarre una clientela esclusiva. Tuttavia, con l’avvento del fascismo e il crescente antisemitismo, la famiglia Finzi ha visto la sua vita e il suo lavoro stravolti.

I fondatori, Edgardo e Guglielmo, membri di una famiglia ebrea, furono costretti a chiudere il loro atelier. Guglielmo, spesso menzionato per il suo coraggio, partecipò attivamente alla Resistenza come partigiano. La loro storia è un tragico esempio della devastazione inflitta a tante vite da un regime oppressivo. La chiusura della maison e le persecuzioni subite dalla famiglia rappresentano una ferita nella storia della moda e della cultura italiana.

Un messaggio di memoria e dignità

L’abito indossato da Elena Buscemi non è solo un abbigliamento elegante, ma un potente simbolo di resistenza e memoria. Durante l’evento, la presidente del Consiglio comunale approfondirà la storia dei Finzi e il progetto ‘Filo spezzato’, riportando alla luce le ingiustizie subite e le storie di sofferenza. La presenza di Silvano Finzi, partigiano e figlio del fondatore, aggiunge un ulteriore strato di significato alla cerimonia.

Buscemi ha dichiarato che indossare l’abito significa anche portare con sé la testimonianza dei grandi valori della memoria, sottolineando quanto sia cruciale conservare e raccontare queste storie per la costruzione di una società più consapevole. La dedica di Guglielmo al figlio Silvano, “Perché il tempo ci trovi sempre uniti”, impreziosisce ulteriormente la vicenda, richiamando l’importanza delle generazioni e della continuità della memoria.

La cerimonia degli Ambrogini d’oro si pone, dunque, come un’importante occasione per riflettere non solo su un passato doloroso, ma anche sulla necessità di preservare la memoria storica e culturale, spesso messa a repentaglio da eventi catastrofici come le persecuzioni del secolo scorso.

Ultimo aggiornamento il 6 Dicembre 2024 da Armando Proietti

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