Il sesto anniversario del crollo di Ponte Morandi a Genova è stato un momento di profonda commozione e riflessione. In questa data significativa, il viceministro Edoardo Rixi, insieme a Egle Possetti, presidente del Comitato ricordo vittime Ponte Morandi, ha presieduto una cerimonia toccante in onore delle 43 vite spezzate dalla tragedia. Cerimonie simili hanno avuto luogo anche in altre città, sottolineando il ricordo collettivo e l’umanità toccata da questo evento.
La cerimonia di commemorazione
Un atto di rispetto e omaggio
Dopo sei anni dal tragico crollo, che avvenne il 14 agosto 2018, il prelievo intenso di emozioni ha caratterizzato la cerimonia avvenuta nella radura dedicata alle vittime. Fiori bianchi e rossi sono stati adornati nelle tre corone di fiori portate dalla Presidenza della Repubblica, dal Senato e dal Consiglio dei ministri, nonché una corona d’alloro da parte dei familiari delle vittime. Questo gesto ha rappresentato un modo simbolico per esprimere cordoglio e solidarietà verso coloro che hanno perso i propri cari quella tragica mattina. Il viceministro Rixi, accompagnato da Egle Possetti, ha deposto le corone vicino alla targa commemorativa, recante i nomi delle 43 vittime.
Presenza delle autorità locali
La cerimonia ha visto la partecipazione non solo delle famiglie delle vittime, ma anche di figure istituzionali come il sindaco di Genova, Marco Bucci, e il governatore ad interim Alessandro Piana. La loro presenza testimonia l’importanza dell’unità della comunità genovese e l’impegno delle autorità nel sostenere le famiglie colpite dalla tragedia. L’atmosfera è stata caratterizzata da un profondo senso di rispetto e solidarietà.
La messa commemorativa
Celebrazione nella chiesa di Certosa
Al termine della cerimonia di commemorazione all’aperto, si è svolta una messa nella chiesa di Certosa, officiata dall’arcivescovo Marco Tasca. Durante il suo sermone, l’arcivescovo ha enfatizzato l’importanza di “far sentire la nostra presenza e il ‘prendersi cura’ dell’altro”. Queste parole hanno reso evidente il desiderio di una comunità coesa, che continua a sostenere e ricordare le vittime del Ponte Morandi, un lato cruciale della memoria collettiva.
La comunità in lutto e la solidarietà
La messa ha anche rappresentato un momento di riflessione, dove i partecipanti hanno potuto condividere la loro esperienza di lutto e l’importanza di stare vicini a chi ha vissuto simili tragedie. La partecipazione attiva della comunità, in un momento di preghiera e di ricordo, ha rafforzato ulteriormente il legame tra le famiglie e la cittadinanza. Durante l’omelia, sono stati accennati anche i progressi e le trasformazioni che la città di Genova ha affrontato dopo il crollo, mettendo in luce il percorso di resilienza.
L’evento ha rappresentato non solo un ricordo delle vittime ma anche un richiamo per evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro. La comunità continua a lavorare insieme per garantire che la memoria di questi eventi non venga dimenticata e che si possano intraprendere azioni concrete per la sicurezza delle infrastrutture.
La cerimonia e la messa commemorativa sottolineano l’importanza della memoria e dell’unione nella difficoltà ed evidenziano come la storia di Genova si intrecci profondamente con il ricordo di un evento che ha segnato una città intera.