Cerimonia di commemorazione per i marinai scomparsi: un onore per la corvetta Berenice a Trieste

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Cerimonia di commemorazione per i marinai scomparsi: un onore per la corvetta Berenice a Trieste - Fonte: Ansa | Gaeta.it

La città di Trieste ha vissuto una significativa manifestazione dedicata alla memoria dei marinai scomparsi in mare, in occasione della "Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare". La ricorrenza si è concentrata sulla commemorazione della corvetta Berenice, affondata nel porto locale il 9 settembre 1943. Attraverso gesti simbolici e cerimonie solennemente organizzate, Trieste ha reso omaggio a coloro che hanno sacrificato le loro vite in servizio della patria.

Commemorazione della corvetta Berenice

La storia della corvetta Berenice

La corvetta Berenice è una delle navi che ha fatto parte della storia marittima italiana. Affondata nel 1943, essa rappresenta un triste capitolo durante i conflitti della Seconda Guerra Mondiale. L’affondamento ha avuto un impatto profondo sull’Italia e sul suo popolo, soprattutto su coloro che hanno vissuto gli orrori della guerra e la perdita di numerosi marinai. Ogni anno, il 9 settembre, la città di Trieste si ferma per ricordare i marinai che hanno perso la vita in questo tragico evento. La storia della Berenice è un richiamo al sacrificio e alla dedizione dei marinai italiani, un monito che non deve mai essere dimenticato.

Le cerimonie commemorative

Le cerimonie di commemorazione sono state organizzate dalla Direzione Marittima di Trieste, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia - Gruppo di Trieste e il Comune di Trieste. L’evento ha avuto luogo presso il monumento commemorativo della corvetta Berenice, dove è stata deposta una corona d’alloro in onore dei marinai caduti. Questo gesto simbolico ha rappresentato non solo una commemorazione degli eventi passati, ma anche un atto di riconoscimento per il sacrificio di tutti coloro che servono la nazione per mare.

Omaggio e partecipazione

Dettagli della cerimonia e autorità presenti

La cerimonia ha visto la partecipazione di numerose autorità locali e rappresentanti delle forze dell'ordine. A bordo della motovedetta CP277 della Guardia Costiera, sono saliti il prefetto di Trieste Pietro Signoriello, il Direttore Marittimo del Friuli Venezia Giulia Capitano di Vascello Luciano Del Prete e il sindaco Roberto Dipiazza. Presente anche don Alessandro Amodeo, che ha presieduto il lancio della corona in mare, simbolizzando la memoria dei marinai dispersi. Hanno partecipato anche il Questore e i Comandanti provinciali dell'Arma dei Carabinieri, insieme a rappresentanti della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, sottolineando l’importanza della collaborazione tra le diverse istituzioni nella celebrazione di questo evento.

Un gesto di rispetto e unità

Il lancio della corona e del mazzo di fiori in mare ha rappresentato un momento toccante, simbolo di rispetto e della continuità della memoria collettiva. La motovedetta ha preso il largo dalla banchina della Capitaneria di porto, mentre i partecipanti osservavano in silenzio, riflettendo sul valore del sacrificio dei marinai italiani. La cerimonia ha anche fungito da momento di unione, con i membri dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e cittadini che hanno condiviso la loro gratitudine e rispetto per tutti coloro che hanno servito in mare.

Questi eventi non solo rappresentano un tributo a chi ha perso la vita, ma servono anche a mantenere viva la memoria storica e il rispetto per il servizio marittimo. Trieste, con la sua lunga tradizione marittima, si conferma luogo di commemorazione e di celebrazione della vita e del sacrificio dei suoi marinai.

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