Venerdì scorso, la parrocchia di Santa Maria del Rosario a Ladispoli ha ospitato un’importante cerimonia: la consegna dei diplomi della Scuola di Teologia “Tisserant”. Questo evento celebrativo ha messo in luce il contributo di questa scuola alla formazione teologica e alla vita ecclesiale della comunità, riflettendo il suo impegno nel guidare i partecipanti verso una profonda comprensione della fede cattolica.
La storia della Scuola di Teologia “Tisserant”
La Scuola di Teologia “Tisserant” è stata istituita nel gennaio 1984 grazie all’impulso dell’allora Vescovo Andrea Pangrazio. Intitolata al Cardinale Eugenio Tisserant, figura di spicco della Diocesi che ha ricoperto il ruolo di Vescovo dal 1946 al 1966, questa scuola ha rappresentato un punto di riferimento per la formazione spirituale e teologica. L’approccio educativo adottato ha permesso a molti di sviluppare una base solida di conoscenze religiose, dando la possibilità a oltre mille studenti di completare il percorso di studi.
Nel corso degli anni, la Scuola ha attratto un numero crescente di partecipanti, contribuendo in modo significativo alla crescita personale e comunitaria. Molti ex allievi hanno intrapreso carriere come insegnanti di religione nelle scuole statali, catechisti nelle parrocchie e attivi laici nelle comunità. Queste figure ora svolgono un ruolo fondamentale nel diffondere la fede cattolica e nel sostenere le attività parrocchiali, dimostrando l’eredità e l’impatto duraturo della formazione ricevuta.
La cerimonia di consegna diplomi
Durante la cerimonia di venerdì, il Vescovo Gianrico Ruzza ha presieduto l’evento, dopo una lectio magistralis tenuta da don Roberto Leoni, attuale direttore della Scuola. Le parole del vescovo hanno sottolineato l’importanza del percorso formativo, esprimendo il desiderio che gli studenti si impegnino a vivere e testimoniare la parola di Dio ogni giorno. La sua affermazione che “gli studenti sono persone trasformate che sentono lo slancio missionario” ha risuonato con forza, evidenziando l’obiettivo della Scuola: formare individui capaci di rispondere alle sfide della società contemporanea con una fede ben radicata e un forte senso di comunità.
La cerimonia non si è limitata alla distribuzione dei diplomi, ma è proseguita con una celebrazione della Messa. Questa parte dell’evento ha rappresentato un momento di riflessione e spiritualità, presieduto dal Vescovo insieme a don Alberto Mazzola, parroco e vicario generale, e ai sacerdoti che insegnano nella Scuola. Durante l’omelia, il Vescovo ha esortato i presenti ad aprirsi all’ascolto e alla conoscenza della “nuova vita illuminata da Cristo”, invitando tutti a perseguire una vita cristiana attiva e partecipativa.
Il significato della formazione teologica
La formazione offerta dalla Scuola di Teologia “Tisserant” ha un’importanza fondamentale non solo per la crescita personale degli studenti, ma anche per il rafforzamento della comunità ecclesiale. Attraverso l’istruzione teologica, gli individui hanno la possibilità di arricchire le loro conoscenze, approfondire la loro fede e partecipare attivamente alla vita della Chiesa. I diplomati della Scuola si trovano dunque in una posizione privilegiata per affrontare i temi complessi della spiritualità moderna e per rispondere alle domande della società odierna.
I programmi di studio, pensati per fornire una preparazione completa, affrontano diverse aree della teologia, dalla Sacra Scrittura alla storia della Chiesa, fino agli aspetti pratici della vita parrocchiale. Questa varietà di contenuti permette agli studenti di sviluppare una comprensione olistica della loro fede e di applicarla nella loro vita quotidiana. Il risultato è una rete di laici e professionisti che, istruiti e motivati, possono contribuire attivamente al rinnovamento della vita ecclesiale.
L’impatto della Scuola di Teologia “Tisserant” spesso si fa sentire anche al di là delle mura parrocchiali, coinvolgendo vari aspetti della vita sociale e culturale della comunità di Ladispoli, dove l’educazione religiosa si intreccia con l’impegno civico e la partecipazione attiva.