Cerimonia per il 45° anniversario della morte di Emanuele Tuttobene e Antonino Casu a Genova

Cerimonia per il 45° anniversario della morte di Emanuele Tuttobene e Antonino Casu a Genova

Genova commemora il 45° anniversario della morte dei carabinieri Emanuele Tuttobene e Antonino Casu, vittime del terrorismo delle Brigate Rosse, con una cerimonia che unisce autorità e nuove generazioni.
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Cerimonia per il 45° anniversario della morte di Emanuele Tuttobene e Antonino Casu a Genova - Gaeta.it

Oggi a Genova si è svolta una commemorazione significativa per il 45° anniversario della morte del tenente colonnello Emanuele Tuttobene e dell’appuntato Antonino Casu, vittime del terrorismo delle Brigate Rosse nel 1980. La cerimonia si è tenuta in via Riboli, dove i due militari furono assassinati. Momento centrale dell’evento è stata la deposizione di una corona di fiori sotto la lapide commemorativa. Hanno preso parte alla celebrazione autorità locali, rappresentanti delle forze dell’ordine e studenti, creando un’atmosfera di ricordo e riflessione.

La cerimonia e la deposizione della corona

La cerimonia è iniziata con la deposizione di una corona di fiori, che è stata posta con cura sotto la lapide in onore di Tuttobene e Casu. Questa azione simbolica ha rappresentato un gesto di rispetto e memoria verso due uomini che hanno dato la vita servendo il proprio paese. Alla celebrazione hanno partecipato figure di spicco come il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, il sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi, e il Prefetto di Genova Cinzia Torraco, tra gli altri. La presenza di queste autorità sottolinea l’importanza dell’evento e il riconoscimento del sacrificio compiuto dai due carabinieri.

La cerimonia ha avuto un forte valore emotivo e simbolico, evidenziando non solo la memoria di Tuttobene e Casu, ma anche l’impegno delle istituzioni nel combattere il terrorismo e nel proteggere la sicurezza dei cittadini. Il questore di Genova, Silvia Burdese, e altre figure di comando delle forze dell’ordine erano presenti per riaffermare la necessità di mantenere viva la memoria di questi eventi tragici affinché non vengano dimenticati.

La partecipazione delle nuove generazioni

Un aspetto particolarmente toccante della cerimonia è stata la partecipazione di una rappresentanza degli studenti del liceo scientifico Immacolatine. Gli studenti hanno preso la parola per leggere alcune riflessioni che avevano elaborato in aula riguardo al tragico evento del 1980. Questo gesto ha portato una dimensione di freschezza e continuità alla commemorazione, mostrando come le nuove generazioni possano e debbano prendere parte alla memoria storica.

Le riflessioni lette dagli studenti hanno aggiunto un tocco di umanità all’evento, evidenziando il valore della formazione e del dialogo intergenerazionale. È cruciale che i giovani comprendano il peso di episodi storici come quello dell’attentato e l’importanza della legalità e della sicurezza in una società democratica. L’intervento degli studenti non solo ha arricchito la cerimonia, ma ha anche offerto un’occasione per educare le nuove generazioni sui pericoli del terrorismo e sull’importanza della pace.

Presenza delle autorità e impegno delle istituzioni

L’evento ha visto la partecipazione di molte autorità locali e rappresentanti delle Forze Armate, rafforzando il messaggio di unità e determinazione nella lotta contro il terrorismo. La presenza del Procuratore capo della Repubblica di Genova, Nicola Piacente, e della presidente della Corte di Appello di Genova, Elisabetta Vidali, ha dimostrato come la magistratura e la legge siano pilastri fondamentali per preservare la democrazia e combattere ogni forma di violenza.

L’assessore alla Sicurezza del Comune di Genova, Sergio Gambino, ha sottolineato l’importanza di questo anniversario, invitando la comunità a rimanere unita contro le ingiustizie e a combattere attivamente per la sicurezza. La cerimonia è stata anche un’opportunità per riflettere sulle sfide attuali legate alla violenza e alla criminalità, ribadendo l’impegno delle istituzioni a garantire un futuro migliore per tutti.

La commemorazione di oggi non è solo una rievocazione di un tragico passato, ma un invito a rimanere vigili e proattivi nel difendere i valori fondamentali di libertà e giustizia.

Ultimo aggiornamento il 28 Gennaio 2025 da Sofia Greco

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