La città di L’Aquila ha commemorato il sedicesimo anniversario del terremoto che devastò la regione nel 2009. La cerimonia si è svolta con una particolare attenzione al ricordo delle vittime e all’importante ruolo svolto dai Vigili del fuoco. Il nuovo direttore regionale Gennaro Tornatore ha condiviso la sua esperienza personale e professionale legata a questa tragedia.
Il ricordo del terremoto e il ruolo dei Vigili del fuoco
Gennaro Tornatore, nuovo direttore regionale dei Vigili del fuoco per l’Abruzzo, ha sottolineato quanto fosse significativo vivere gli eventi legati al terremoto. Durante il suo intervento in prossimità del monumento dell’Angelo, eretto in onore delle vittime presso la Casa dello Studente, ha ricordato che L’Aquila non rappresenta solo un luogo fisico, ma una memoria collettiva per tutti i Vigili del fuoco d’Italia. “Qui abbiamo vissuto la tragedia, ma anche la responsabilità di organizzare e rendere operativi i soccorsi“, ha affermato.
Riflettendo sull’impatto del terremoto, Tornatore ha aggiunto come ogni membro del Corpo dei Vigili del fuoco, che conta oltre 30.000 uomini, abbia un legame diretto con L’Aquila. Molti di loro sono stati attivamente coinvolti nei soccorsi e nelle operazioni di salvataggio delle popolazioni colpite. Questo senso di appartenenza e comunità è cruciale per comprendere il lavoro che è stato fatto in questi anni.
Il contributo dei Vigili del fuoco alla ricostruzione
Tornatore ha messo in evidenza il contributo essenziale dei Vigili del fuoco durante le fasi successive al sisma. Dopo aver fornito assistenza ai residenti e messo in sicurezza le abitazioni, il Corpo ha lavorato instancabilmente per puntellare gli edifici e proteggerli dalle intemperie. “Senza quel lavoro capillare, molti palazzi sarebbero crollati e la ricostruzione non sarebbe stata possibile“, ha dichiarato; un chiaro richiamo all’importanza della preparazione e della sicurezza negli interventi di emergenza.
Oggi, ha proseguito Tornatore, è fondamentale che chi ha operato in situazioni di emergenza possa vedere i risultati del proprio lavoro. La città è stata ricostruita per l’80%, una testimonianza tangibile degli sforzi di recupero che hanno coinvolto non solo i Vigili del fuoco, ma anche tutta la comunità. Tuttavia, ha ribadito, è necessario incrementare la consapevolezza a livello nazionale riguardo al valore del lavoro svolto in quel periodo.
Cerimonie e iniziative per commemorare le vittime
La giornata è stata caratterizzata da solenni momenti commemorativi. Nella mattinata, si sono svolte cerimonie ufficiali e religiose, tra cui la deposizione di una corona presso la Scuola della Guardia di Finanza. È stata celebrata anche una messa nella chiesa del cimitero monumentale in onore delle vittime, seguita da un concerto della Fanfara della Polizia di Stato presso l’Auditorium del Parco.
Nel pomeriggio, Casa Onna ha ospitato l’evento “Onna, Anno XVI – Kintsugi,” un reading che ha unito musica, narrazione e immagini sul tema della ricostruzione, offrendo un ulteriore momento di riflessione e commemorazione. L’arcivescovo Antonio D’Angelo ha officiato la Santa Messa in suffragio delle 309 vittime del sisma, sottolineando l’importanza di mantenere vivo il ricordo di questa tragedia.
Il legame della comunità con L’Aquila rimane profondo. Gennaro Tornatore ha affermato che il Corpo dei Vigili del fuoco continuerà a onorare la memoria delle vittime, mantenendo viva la connessione con la città e con i suoi abitanti. La commemorazione rappresenta non solo un momento di ricordo, ma anche un’occasione per riflettere sul futuro di L’Aquila e sulla resilienza della sua gente.