Due anni dal tragico evento dell’alluvione del 15 settembre 2022, che ha colpito duramente la regione delle Marche, è tempo di commemorare le vite spezzate e riflettere sulle lezioni apprese. L’alluvione ha causato la morte di 13 persone nella zona di Senigallia e ha portato a un bilancio complessivo di 50 feriti e 150 sfollati, con danni stimati intorno ai due miliardi di euro anche nel vicino territorio pesarese. Le cerimonie di oggi rappresentano non solo un momento di lutto, ma anche un’opportunità per affrontare le problematiche emerse in seguito all’evento catastrofico.
Cerimonie di commemorazione a Senigallia
Un mazzo di rose rosse per ricordare le vittime
A Senigallia, i cittadini si uniranno nel ricordo delle vittime con un gesto simbolico: la deposizione di un mazzo di rose rosse presso il Ponte 2 Giugno, rinominato “Ponte degli Angeli” nel 2021. Questo ponte, già carico di significato per la comunità locale per la dedica alle sei vittime della strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo del 2018, diventa un luogo di memoria collettiva per le tredici anime perdute nell’alluvione. Le cerimonie di oggi rappresentano un momento di riflessione sull’importanza di valutare e affrontare il rischio idrogeologico, un tema che, dopo la tragedia, ha acquisito una rinnovata urgenza di attenzione.
Fiaccolate e funzioni religiose nei comuni dell’hinterland
In aggiunta alle cerimonie a Senigallia, si svolgeranno eventi commemorativi in vari comuni dell’hinterland. Pianello di Ostra ospiterà una fiaccolata alle 20, mentre a Barbara, alle 18, si terrà una funzione davanti alla casa di Brunella Chiù, una delle vittime dell’alluvione. In questa particolare circostanza, si ricorderà anche la figlia, Noemi Bartolucci, tragicamente scomparsa. Il figlio Simone, che miracolosamente è riuscito a salvarsi aggrappandosi a una pianta, rappresenta il coraggio e la resilienza di una comunità messa a dura prova.
Un gesto toccante sarà la deposizione di un mezzo di fiori sul ponte di Ripalta, in memoria del piccolo Mattia Luconi, un bambino di soli 8 anni travolto dalla furia del fiume. Questi momenti di commemorazione non solo mettono in luce il dolore di una comunità, ma fungono anche da monito sulle conseguenze delle calamità naturali e della necessità di una preparazione adeguata.
Le indagini in corso dopo l’alluvione
La contestazione sulla costruzione del ponte 2 Giugno
La costruzione del Ponte 2 Giugno è attualmente oggetto di indagini da parte della Procura dell’Aquila, che ha emesso una consulenza per verificare se la struttura sia stata realizzata in conformità alle normative vigenti. Secondo le indagini, ci sarebbero dubbi sulla sua idoneità a garantire un corretto deflusso delle acque del fiume, rendendo il ponte un potenziale ostacolo in caso di eventi alluvionali.
Due sono le inchieste avviate: la prima, conclusa a novembre 2023, riguarda presunti ritardi nella comunicazione dei pericoli alla popolazione e coinvolge 14 indagati, tra cui sei sindaci e funzionari di vigili del fuoco e Protezione civile. La seconda inchiesta, che ha portato a richieste di rinvio a giudizio per 22 persone, si concentra sulle negligenze negli interventi di prevenzione e manutenzione dei fiumi. Questa verifica risalta l’importanza di un approccio proattivo nella gestione del territorio.
Omissioni e responsabilità
Nel secondo filone investigativo, i reati contestati includono omissioni e negligenze nella manutenzione degli alvei fluviali. I soggetti coinvolti appartengono a diversi enti, tra cui Regione Marche, Provincia di Ancona e Consorzio di Bonifica Marche. La Procura sta esaminando i possibili legami tra le inadeguatezze strutturali e le drammatiche conseguenze dell’alluvione, evidenziando come la mancanza di una gestione preventiva possa rivelarsi devastante per la comunità.
Queste indagini rappresentano un passo significativo verso la responsabilizzazione e la necessità di rivedere le pratiche di gestione del territorio, evidenziando che ogni azione o mancanza di essa può avere un impatto profondo sulle vite delle persone. L’importanza di queste cerimonie, dunque, si amplifica nel contesto della ricerca della verità e della volontà di evitare che tragedie simili possano ripetersi in futuro.
Ultimo aggiornamento il 15 Settembre 2024 da Armando Proietti