La sera del 23 aprile 2025 Cerveteri ha ospitato la tradizionale rappresentazione itinerante della Passione di Gesù, un evento storico che coinvolge cittadini in costume tra le vie del centro. La manifestazione, giunta alla 59ª edizione, si è distinta quest’anno per la presenza di un maxischermo tecnologico in piazza Aldo Moro, che ha permesso al pubblico di seguire la processione in tempo reale. Decine di figuranti hanno preso parte allo spettacolo, con un’attenzione particolare ai dettagli dei costumi e delle ambientazioni. Sindaco, assessori e cittadini hanno partecipato a questa serata capace di coinvolgere intere generazioni e di richiamare in molti nella piazza principale della città.
la tradizione con i cittadini protagonisti: la passione di gesù rivive nelle strade di cerveteri
Ogni anno, Cerveteri si trasforma in un teatro a cielo aperto per una notte, grazie alla Passione di Gesù messa in scena da cittadini volontari. La serata del 23 ha confermato questo rituale con un cast di circa cento persone in costume che rappresentano figure del racconto evangelico come Gesù, Ponzio Pilato, Giuda e membri del Sinedrio. Dai legionari romani agli ebrei dell’epoca, tutti si muovono con grande precisione, quasi come attori professionisti, pur essendo dilettanti. I preparativi iniziano già due ore prima dell’inizio ufficiale, con gli interpreti che ripassano le battute e si dispongono lungo il percorso.
la partenza dal parco della legnara e il percorso cittadino
La messa in scena parte dal Parco della Legnara, dove si schierano ordinati i legionari romani, e prosegue per le vie cittadine fino a piazza Aldo Moro. Il realismo dei costumi crea un’atmosfera suggestiva, mentre i figuranti si immergono completamente nei loro ruoli. I legionari romani si allenano a mantenere il controllo e la disciplina propria dei militari, ignorando i saluti e le interazioni con il pubblico. La tradizione coinvolge anche il vicino, il parente o il bambino che osserva la scena, trasformando la piazza in un luogo vivo e condiviso.
Non a caso, questa manifestazione storica arriva a richiamare a Cerveteri una folla ampia, difficile da vedere in altri eventi cittadini. Le strade vuote di solito alle 21 si riempiono di spettatori animati dalla volontà di assistere a un racconto che si ripete da decenni.
l’innovazione nella tradizione: il maxischermo rende visibile l’intera rappresentazione
Per la 59ª edizione la rievocazione ha ricevuto un supporto tecnico che ha ampliato la portata della manifestazione. Un maxischermo montato in piazza Aldo Moro ha trasmesso in diretta le scene riprese da diverse telecamere posizionate lungo il percorso. Una regia attenta ha scelto di volta in volta le immagini da trasmettere, amplificando l’impatto emotivo e permettendo a chiunque di seguire i dettagli, anche a distanza.
Questo supporto ha facilitato la visione di molte persone, accalcate in alcune parti della piazza durante la processione. La possibilità di vedere espressioni, gesti e momenti chiave ha offerto un’esperienza più completa rispetto al passato. La tecnologia non ha sostituito la qualità della recitazione o l’autenticità del percorso, ma ne ha valorizzato le scene.
il coordinamento tecnico dietro le quinte
Gli organizzatori hanno montato anche un mixer audio remoto, gestito da un operatore e da un regista, che coordinava le riprese per catturare la miglior inquadratura possibile. Tra le battute, qualche comando tecnico come “passami Gesù” mostrava il lavoro nascosto dietro lo spettacolo, ma nonostante la complessità, tutto si è svolto senza intoppi.
le parole del sindaco e dell’assessore alla cultura: emozioni e impegno per la comunità
Dopo la rappresentazione abbiamo raccolto le impressioni a caldo di Elena Gubetti, sindaco di Cerveteri, e di Francesca Cennerilli, assessore alla Cultura, presenti insieme al vicesindaco Riccardo Ferri durante la processione.
Elena Gubetti ha sottolineato la partecipazione ampia e sentita che avvolge questa rievocazione. Ha ringraziato tutti i figuranti e i cittadini impegnati, riconoscendo nel gesto un’occasione che unisce la comunità dalla prima all’ultima generazione. L’amministratore comunale ha rivolto un augurio di buona Pasqua, auspicando che la festa porti momenti di pace e serenità nelle famiglie di Cerveteri.
Francesca Cennerilli ha definito l’atmosfera vissuta come una “grandissima emozione”, apprezzando il numero di spettatori presenti. Ha espresso soddisfazione per come l’evento si è svolto e spera che le modifiche introdotte, come il maxischermo, mantengano alta l’attenzione per le prossime edizioni.
Entrambi hanno inquadrato la Passione di Gesù come un evento che da quasi sessant’anni richiama l’interesse e la partecipazione popolare, mantenendo viva una tradizione forte e radicata.
il ruolo degli altri rappresentanti pubblici e il legame con lo sport
Oltre al sindaco e all’assessore alla Cultura, ha partecipato anche Emanuele Parroccini, assessore allo Sport, incaricato di uno dei ruoli principali nella rappresentazione. Come da tradizione ha interpretato uno dei due ladroni nella scena finale, confermando così la continuità e l’impegno dell’amministrazione pubblica nella promozione di questo appuntamento.
La sua partecipazione indica un legame tra sport, cultura e impegno civile che caratterizza l’amministrazione cittadina, unendo competenze diverse per favorire la coesione sociale. La presenza degli amministratori al completo durante l’evento diventa gesto simbolico di attenzione verso le radici e le tradizioni locali.
La serata della Passione si è conclusa proprio con questo intreccio di ruoli tra attori dilettanti, governo cittadino e pubblico, tutti coinvolti in un rituale che rinnova ogni anno la memoria e l’identità di Cerveteri.