Un cartello apparso al Parco Borsellino di Cerveteri ha colpito l’attenzione dei passanti e sollevato interrogativi sulla lunga attesa per la conclusione dei lavori. L’impatto dei cantieri sul tempo libero, soprattutto per i più piccoli, è un tema che merita di essere esplorato. Il cartello, firmato da un bambino di 11 anni, chiede con innocenza quando finiranno i lavori, evidenziando la frustrazione di chi attende da oltre quattrocento giorni di poter tornare a giocare nell’area verde.
Il cartello di un bambino: un messaggio che fa riflettere
Il cartello esposto nel Parco Borsellino recita: “Ciao, sono un bambino di 11 anni. Quando finiranno i lavori? Sono più di 400 giorni che aspetto di tornare a giocare qui.” Questo appello mette in luce la situazione precaria in cui versano i parchi pubblici di Cerveteri, dove la presenza di cantieri è purtroppo diventata la norma. La voce dell’infanzia, attraverso una semplice richiesta, fa emergere un malessere che coinvolge famiglie e comunità intere, stanche di attendere l’ultimazione di progetti già annunciati.
La lunga attesa ha portato a sollevare interrogativi non solo sul rispetto delle tempistiche, ma anche sulla trasparenza della gestione dei fondi e dei lavori. L’assenza di spazi ricreativi adeguati per i bambini rappresenta non solo una mancanza fisica di aree di gioco, ma anche un impoverimento sociale per tutta la comunità, che sente il bisogno di luoghi di incontro e svago per i più giovani.
Ritardi dovuti al maltempo e scadenze da rispettare
Il maltempo delle ultime settimane ha avuto un impatto diretto sui lavori, ritardando ulteriormente le operazioni che avrebbero dovuto portare alla conclusione dei lavori di riqualificazione. Le piogge hanno reso difficile l’avanzamento delle attività previste, causando inevitabili slittamenti nella tabella di marcia. Tuttavia, una proroga è stata concessa dai responsabili, con una nuova scadenza fissata al 20 dicembre 2024.
Questa proroga, seppure necessaria, genera preoccupazioni e incertezze tra i cittadini. L’aspettativa di vedere il Parco Borsellino riaperto e accessibile a tutti è sempre più forte, ma la tempistica revocabile lascia aperta la questione della reale durabilità dei progetti e delle garanzie date. In si fa fatica a comprendere il motivo di questi prolungamenti, specialmente considerando che l’amministrazione aveva comunicato inizialmente una durata dei lavori non superiore a sei mesi.
La situazione dei parchi pubblici a Cerveteri
Il caso del Parco Borsellino è solo uno dei tanti simboli di un’operazione di riqualificazione più ampia che coinvolge finora solo due dei cinque parchi pubblici previsti. La frustrazione dei cittadini non può essere ignorata, mentre aumentano le domande su come viene gestita l’amministrazione pubblica e l’utilizzo delle risorse. È fondamentale che i progetti vincano le sfide legate ai tempi di realizzazione e che vengano rispettati gli impegni assunti.
Divenuti un punto di riferimento per famiglie in cerca di spazi verdi, i parchi devono rappresentare anche un’area di benessere fisico e sociale. Gli abitanti di Cerveteri continuano a esprimere attesa e speranza fiduciosa che la riapertura dei parchi pubblici avvenga nel rispetto di tempi e modalità che possano garantire accessibilità e sicurezza.
Il cartello del giovane residente è un chiaro invito a riflettere sull’importanza di dare voce ai bambini e alle famiglie in un processo di trasformazione urbana che non può permettersi di trascurare il loro bisogno di spazi di svago, aggregazione e gioco. Le prossime settimane saranno decisive per monitorare l’avanzamento dei lavori e per restituire alla comunità di Cerveteri un luogo di aggregazione atteso da tempo.